La procura generale di Smirne ha aperto un procedimento contro l’associazione lgbt Siyah Pembe Ucgen (Il Triangolo Nero e Rosa, letteralmente), quinta organizzazione nata sul territorio turco per occuparsi delle istanze e dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisex e trans.
Secondo l’ufficio del procuratore, l’associazione non può continuare ad operare sul territorio turco perché, come riporta il quotidiano Milliyet, "in contrasto con i principi della morale ed i valori della famiglia in Turchia".
Il legale dell’associazione, Elif Ceylan Ozsoy, ha reso noto che l’organizzazione aveva inviato lo statuto alla direzione provinciale delle associazioni, come prevede la legge, lo scorso febbraio. "Scaduti i termini legali, la Procura ha aperto un procedimento ritenendo il movimento contrario alla morale ed ai valori della famiglia", ha dichiarato il difensore dell’associazione.
Un procedimento che viola la libertà di associazione e di parola che sono principi intoccabili per l’Unione europea nella quale la Turchia vorrebbe tanto entrare. Non è un caso, infatti, che a ritardare questo passo in discussione ormai da anni, sia, tra le altre cose, anche il basso livello di garanzia dei diritti umani di cui godono i cittadini turchi.
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