ROMA – Vincenzo Salemme torna a giocare con l’omosessualità… Che sia una fissazione? Scherzi a parte, il regista di “Amore a prima vista” e “L’amico del cuore” presenta nelle sale da venerdì, “Ho visto le stelle“, un film con un occhio ai programmi in stile Grande fratello e con l’altro alle commedie di Totò e Peppino. E’ la storia di Antonio, un napoletano che arriva a Milano tramite un annuncio su Internet per partecipare ad un reality show, che si rivelerà una truffa.
Antonio, lo stesso Salemme, è proiettato insieme al suo amico Eugenio (la sua spalla storica, Maurizio Casagrande), nel mondo dei locali milanesi. Lì incontra la bella russa Alina (Alena Seredova), una ballerina legata ad un boss molto potente interpretato da Claudio Amendola. Per partecipare al gioco Antonio si è finto gay e il gelosissimo boss decide di affidargli la custodia di Alina, mettendo a dura prova il suo ruolo da omosessuale.
Il film è ricco di spunti tratti dalle commedie di Totò e Peppino, come il viaggio dalla provincia napoletana a Milano, la famosa lettera piena di errori. “Totò e Peppino sono nel cinema il mio più grande riferimento – ha raccontato Salemme – come in teatro lo è Eduardo De Filippo. La commedia degli equivoci, lo scambio di persone sono meccanismi sempre validi nel testo comico”.
“Il mio film preferito però – ammette – rimane ‘Nuovo cinema paradiso’, perchè io stesso ero come quel bambino, passavo i pomeriggi nel cinema di un mio prozio che stava sempre al botteghino ubriaco e così nessuno spettatore pagava”.
Nei panni del boss Renato, Claudio Amendola che confessa: “Non mi sono mai divertito così tanto, era molto tempo che non facevo commedie, non ero più abituato a trattenere le risa, abbiamo buttato metri e metri di pellicola”.
Accanto ad Amendola la modella e conduttrice ceca Alena Seredova alla sua prima prova cinematografica: “Mi avevano convinto che il film sarebbe uscito con i sottotitoli perchè – ha scherzato – non si capiva cosa dicevo”.
Il tema del reality show non è nuovo nella carriera di Salemme che ad una casa di attori osservati 24 ore su 24 aveva già dedicato un testo teatrale, ‘La gente vuole ridere’, che torna in scena, completamente riscritto, a fine febbraio. “Capisco perchè la gente segua i reality show con tanto interesse – ha detto Salemme – i programmi televisivi come l’Isola dei famosi rispondono allo stesso meccanismo del mago: tu sai che c’è il trucco ma ti vuoi convincere che sia tutto vero”.
Maggior incasso dell’anno a teatro con il suo ‘Cose da pazzi’ (170 repliche e più di 2 milione e mezzo di euro) Vincenzo Salemme spera di ottenere al cinema lo stesso successo che lo accompagna da sempre in teatro, anche se confessa: “al cinema ho meno coraggio a osare perchè non ho le reazioni dirette del pubblico, io mi affido a quelle della troupe, come faceva Totò”.