Un fulmine a ciel sereno. D’altronde che Festival di Sanremo sarebbe senza polemica quotidiana? Dopo il ‘caso Blanco’, che ha devastato il palco dell’Ariston martedì sera per poi chiedere scusa, è stato Fedez a travolgere la kermesse canora. Il rapper, che è al Festival anche con il suo podcast Il Muschio Selvaggio, in onda su Rai2 ogni giorno, ha infatti aggirato l’eventuale ‘preventiva censura’ Rai cantando un freestyle a dir poco polemico nei confronti del governo Meloni.
al prossimo congresso della Cgil al posto dell'inno russo fate partire per "sbaglio" il pezzo di Fedez…#Fedez #Codacons #Sanremo2023 #9febbraio pic.twitter.com/JIBLVRtMhd
— Sirio (@siriomerenda) February 9, 2023
“Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler. Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto“.
Parole indirizzate alla deputata di Fratelli d’Italia che aveva gridato al “gender festivaliero”, al viceministro delle infrastrutture Galeazzo Bignami e alla ministra delle pari opportunità Eugenia Roccella, che da settimane spara a zero contro l’aborto e le famiglie arcobaleno. “Ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto, se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco“, ha continuato Federico, in ricordo di Vialli recentemente scomparso.
Sconcerto in studio e sui social, perché simile esibizione non era prevista. Nessuno aveva ascoltato in anticipo le parole che Fedez avrebbe cantato, tant’è che il rapper ha scagionato Amadeus da ogni responsabilità, tornando a quell’articolo 21 sulla libertà di parola celebrato da Roberto Benigni martedì sera. “Il testo non era stato annunciato allo staff Rai, mi assumo la piena responsabilità di quello che ho detto”, ha precisato Fedez dalla nave Costa Crociere ormeggiata davanti Sanremo.
Ospite di Mattino Cinque, Matteo Salvini ha evitato reazioni polemiche, dopo aver già chiesto a Paola Egonu di non parlare di razzismo dal palco del Festival. “Sono rientrato tardi dal lavoro come tanti italiani, non ho avuto occasione di vederlo. Cercherò su internet il pezzo di Al Bano, Morandi e Ranieri. Ma con i problemi che hanno gli italiani… non ho tempo e non ho voglia di fare polemiche su Sanremo, viva la musica italiana, punto“, ha commentato il vicepremier, in attesa che l’annunciato polverone possa prendere realmente forma. Anche perché Fedez sarà di nuovo al Festival, ma questa volta all’Ariston per la serata cover/duetti, venerdì.
A seguire il testo completo del freestyle del rapper.
“Uno sciacallo, un avvoltoio e un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede: Ciao Fedez che cosa ti preparo?. Ah, è il ritorno del coglione sulla traccia, ma quello a cui nessuno l’ha detto in faccia. Che non è un fake, e non fa i video con la scaccia, vieni a prenderti il perdono dalle mie braccia”.
“Scendo dal catamarano con la carta in mano, sono Napoleone con la sindrome del nano, decido io quando venire, bro, me lo preparo come Matteo Messina Denaro. Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin, free the nipples come Victoria dei Maneskin”.
“Frate, non sei primo in niente se sei primo in Fimi, chè nella vita tutto ha un prezzo pure gli streaming. Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler”.
“Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto”.
“Vabbè sdrammatizziamo, ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto. Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco”.
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