Pronti, via e il Festival di Sanremo è subito riuscito nella titanica impresa di suscitare polemiche, come vuole tradizione. Anche politiche. Matteo Salvini, vice-premier nonché ministro delle infrastrutture del governo Meloni, non ha infatti gradito la presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella all’Ariston, con tanto di inno nazionale e elogio della Costituzione firmato Roberto Benigni.
“Se ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica. Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro. I diritti delle donne vanno al di là dal Festival”.
Parole pronunciate in diretta radio a Non Stop News su Rtl 102.5, con Salvini successivamente entrato a gamba tesa nei confronti di Paola Egonu, neanche arrivata al Festival e già in odore di critiche. Il più che probabile monologo della pallavolista azzurra potrebbe virare verso il razzismo che ancora oggi spopola dentro e fuori i palazzi della politica, indispettendo il leader leghista.
“Grande sportiva, grande pallavolista, ma spero non venga a fare una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno“.
Parole che stonano, se pronunciate da colui che da anni quella ‘mano tesa’ vorrebbe cancellarla, se indirizzata a migranti in arrivo dall’Africa, in fuga dalle guerre, neri di pelle, limitando pesantemente l’accoglienza nei loro confronti.
In conferenza stampa Amadeus ha così risposto a Salvini: “Sono 4 anni che se la prende con il Festival di Sanremo: basta non guardarlo. Non vuole che Egonu parli di razzismo? Ieri Benigni ha parlato dell’articolo 21 della costituzione. Spero che Salvini l’abbia ascoltato”.
Egonu, Cittadella, in provincia di Padova, anche nei giorni scorsi è tornata a denunciare il razzismo vissuto in prima persona, domandandosi dalle pagine di Vanity Fair “se sia il caso di mettere al mondo dei bambini. Se mio figlio sarà di pelle nera vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora. Lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena, dunque, far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?“.
Paola sarà co-conduttrice di Sanremo 2023 domani sera, giovedì 9 febbraio, con tutti i 28 cantanti in gara di nuovo sul palco e i Maneskin super ospiti.
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