SANREMO. L’ evento mediatico più atteso, la grande liturgia di lustrini e melodie sta per cominciare.
La città è splendidamente camp, più del solito, il che è tutto dire per chi la conosce bene. Stelle e fiori illuminati in tutte le strade,(persino una cometa rimasta da dicembre, lo giuro), palme decorate, e il famoso zampillo, reso suggestivo e magico da giochi di luci che cambiano colore alle cascate d’acqua. Sarà il solito nulla abbellito e insaporito da piccole polemiche, diatribe ed eventi, da fan in attesa e da attempate signore che sbavano vedendo Mino Reitano? O sarà quello che Baudo, gran ciambellano, desidera fortemente, cioè un momento di piacevole relax capace di unire il paese? Non si sa.
Nel frattempo io girovago fra via Roma e via Matteotti, fermo due ragazze poco più che adolescenti e domando se, secondo loro, le Lollipop ammiccano in un modo un po’ lesbo. Mi guardano come una aliena e dicono che non hanno capito la domanda. La ripeto e se ne vanno, scandalizzate. Allora mi metto a sbirciare le foto delle nuove proposte, e decido di incontrare il più carino, davvero un gran figo, Daniele Vit. 24 anni, capelli biondo platino sapientemente scolpiti dal gel, pizzetto, occhi furbi, molto attraente, si dice sia una scoperta di Lucio Dalla( e quindi faccio due più due, non per essere maliziosa ma…). Lo incontro nella hall del sciccoso hotel Astoria e gli chiedo come ha cominciato.
-Ho cominciato a 6 anni e poi ho fatto spot pubblicitari, fotoromanzi e anche alcuni film, fra cui “La famiglia” di Ettore Scola e “Da Grande” con Renato Pozzetto. Presto però ho capito che l’unica cosa che volevo veramente era cantare. La mia famiglia mi ha molto sostenuto. Ho studiato pianoforte, canto, danza, ho fatto molte serate e nel ’94 sono arrivato terzo a Castrocaro.(faccio un rapido calcolo, caruccio e precoce il ragazzo)
-Cosa ti aspetti da Sanremo?
So che è una grandiosa vetrina, vorrei intanto passare il primo turno, la selezione, e poi certamente approfittare dell’occasione per farmi conoscere, per arrivare al maggior numero di persone.
-Cosa mi dici della canzone che canterai e della tua musica?
Il cd uscirà l’otto marzo e si chiama VIT. Il singolo che ne fa parte e che canterò qui si intitola:” Non finirà”. E’ una canzone che parla di un amore tormentato, una coppia che riesce a tornare insieme dopo varie vicissitudini. La musica esce dai classici canoni sanremesi, non del tutto naturalmente, bisogna rispettare la tradizione, si potrebbe definire un SOUL-GOSPEl, inizia piano, poi si apre, c’è un coro gospel e alla fine cresce, cresce, ma sarà una sorpresa.
– Ivan Cattaneo ha dichiarato di recente a gay.it che è l’unico gay dichiarato del mondo musicale. Secondo te è vero? E che cosa pensi del mondo gay, che rapporti hai?
E’ probabile che sia vero quello che dice Ivan Cattaneo. Io, oltre a cantare ho studiato danza, ho frequentato diversi ambienti, conosco tanti gay e molti di loro sono carissimi amici. Secondo me si tratta di persone con una marcia in più, con la chance di vedere e interpretare il mondo a 360 gradi…
– A proposito, ho letto che tu sei stato segnalato da Lucio Dalla?
Ho collaborato con Dalla, infatti. Lui è un grande. Lo stimo molto, ero anche presente all’ultima puntata del suo programma televisivo.
– Scenderesti a compromessi per il successo? E quali?
Non scenderei a compromessi.
-Dai, non dare le solite risposte scontate, cerca di essere sincero. Saresti disposto a dare che cosa? La tua anima, il corpo?
Ti assicuro, per il successo non darei nulla di queste cose a parte il mio talento, forse potrei offrire il corpo del mio produttore( lo guarda e ride)
– Che musica ti piace, quali sono i tuo punti di riferimento?
In Italia mi piace molto Ramazzotti, poi la black music americana, mi piace USHER e molti altri. Ma non voglio somigliare a nessuno. Voglio essere solo Daniele Vit.
– Perché Daniele Vit rimarrà e non sarà una delle solite meteore che appaiono e scompaiono con la rapidità di una bolla di sapone?
Perché faccio una musica non banale. Faccio quello che mi piace e cerco di comunicare emozioni forti. Spero che la gente lo senta e mi apprezzi.
A questo punto lo lascio a una gag degli inviati di Striscia la Notizia, dove un finto Benigni cerca ripetutamente di toccarlo fra le gambe. Il ragazzo sta al gioco con abilità e ironia. Per chi volesse conoscerlo meglio ha anche un sito internet: www.danielevit.it
Dopo averlo lasciato proseguo nella mia esplorazione di quello che accade nel giorno frenetico di questa vigilia italiana. Nel tardo pomeriggio sulla passerella, i cantanti registrano la sigla, c’è tanta gente accalcata che li acclama, ed è lì che vedo lei, la Divina. Patty Pravo, che per il momento pare inavvicinabile. Si esibirà stasera con la sua canzone, “L’immenso”, dal testo splendido e sensuale:” Grido l’immenso piacere di te/ l’altra metà del mio cielo/ danzo leggera sul mondo che sei"”. Quando passa lei è un tripudio. Sofisticata ed elegantissima, con un cappotto chiaro, dal collo di pelliccia e un cappello nero di foggia vagamente orientale che lascia scoperti i lunghi capelli biondi, altera e splendida, è veramente l’unica e forse l’ultima vera Diva.
Per finire in bellezza, alle 21 e 30, nel Teatro del Mare, costruito fra mille polemiche e ritardi per sostituire il Palafiori in restauro, riesce ad esibirsi Tiziano Ferro, nell’ambito della rassegna SANREMOROCK, Festival e Trend. Bellissimo e bravo, scalda subito la platea (in tutti i sensi), cerco di fermarlo alla fine del concerto ma se ne va rapidamente con un amico altrettanto bello e sexy, protetti da un cordone di addetti alla sicurezza. Peccato!
di Francesca Mazzucato – da Sanremo
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