C’è anche Marco Mengoni nel nuovo, affollato disco di Mace in uscita il prossimo 5 aprile per Island Records/Universal Music Italia. Il titolo del terzo progetto solista del produttore milanese è Maya (scritto MĀYĀ), termine preso in prestito dalla filosofia induista per esprimere la grande illusione che avvolge ciò che definiamo comunemente come “reale”, un velo che nasconde la vera natura delle cose e di noi stessi.
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Dopo l’album strumentale del 2022 Oltre, Mace torna a ospitare numerosi artisti e musicisti come già successo nel 2021 quando aveva dato alle stampe OBE, che conteneva la hit La canzone nostra con Blanco e Salmo. Il beatmaker, il cui vero nome è Simone Benussi, promette di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio oltre i confini materiali.
Ma che cosa possiamo aspettarci da Maya? Un lavoro in cui il concetto di genere musicale non ha più senso di esistere e in cui gli ospiti – 28 in tutto – escono dalla propria comfort zone. Basta dare un’occhiata alla tracklist e ascoltare il primo singolo Non mi riconosco (con Centomilacarie e Salno) per rendersene conto.
Quanto a Mengoni, compare insieme a Frah Quintale e Gemitaiz nella traccia Fuoco di paglia. Non è la prima volta che Marco e Mace si trovano a lavorare insieme. È già successo nella trilogia Materia, l’ultimo ambizioso progetto discografico del cantautore di Ronciglione, per la quale Mace ha prodotto i brani Cambia un uomo e In città.
In attesa di ascoltare il risultato di questa loro nuova collaborazione non resta che iniziare ad immergerci nell’atmosfera di Maya facendoci guidare dalle parole del suo “papà”, che sulla lavorazione del disco ha rivelato:
Volevo approcciarmi a un disco totalizzante, che nascesse dal contatto, non da tanti mattoncini separati. È una modalità molto diversa rispetto a quella che è in voga oggi: non singole session, ma periodi di vita vissuta insieme 24 ore al giorno per diversi giorni, nei colori delle campagne toscane, condividendo praticamente tutto, come un collettivo degli anni ‘70. In particolare avevo in mente i Funkadelic e il rock psichedelico, ma spesso non davo alcuna indicazione precisa: volevo che la musica si materializzasse, e noi fossimo semplicemente delle antenne, pronte a canalizzarla.
E ancora:
Tante delle idee in MAYA sono apparse così, dall’interazione tra i musicisti più talentuosi che conosco, all’interno di una stanza piena di strumenti musicali: sintetizzatori, strumenti indiani, fiati, arpe, chitarre, percussioni africane…ci sentivamo come i Pink Floyd a Pompei!
Maya vivrà dal vivo in un appuntamento speciale in programma il prossimo 18 ottobre al Mediolanum Forum di Assago. Un evento che Mace definisce “un’esperienza extracorporea” che lo vedrà al fianco di “molti ospiti e i migliori musicisti e visual artist che conosco, per trasportarvi in questo viaggio multi sensoriale”. Un grande “rito collettivo” al quale sarebbe un peccato mancare.
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Di seguito la tracklist e i featuring di Maya.
1. Viaggio contro la paura (con Joan Thiele e Gemitaiz)
2. Ruggine (con Chiello e Coez)
3. Meteore (con Gemitaiz, Izi e centomilacarie)
4. Tutto fuori controllo (con Franco 126, Kid Yugi e Izi)
5. Mentre il mondo esplode (con Marco Castello ed Ele A)
6. La guerra (con Frah Quintale e Venerus)
7. Solo un uomo (con Altea)
8. Praise the Lord (con Guè, Noyz Narcos e Tony Boy)
9. Fuoco di paglia (con Marco Mengoni, Frah Quintale e Gemitaiz)
10. Nuovo me (con Rkomi, Bresh e Iako)
11. Non mi riconosco (con centomilacarie e Salmo)
12. Mai più (con Fabri Fibra, Fulminacci e Vins)
13. Lumiere (con Izi, Ernia, Tony Boy e Digital Astro)
14. Ossigeno (con Venerus)
15. Strano deserto (con Cosmo e Rareş)
16. Il velo di Maya
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