Sotto un cielo inizialmente grigio, circa 7000 persone hanno riempito di colori Helvetiaplatz, una delle piazze principali di Zurigo, per poi dipingere di arcobaleno tutte le strade del centro di questa meravigliosa città incastonata tra le Alpi.
Numerosi gli ospiti internazionali intervenuti per i discorsi di inizio parata, tra cui una speaker americana, che ha ricordato quanto il governo Obama si stia impegnando per la promozione dei diritti LGBT, in quanto diritti umani, riprendendo, tra l’altro, le parole pronunciate proprio da Obama nel 2014 in occasione dell’LGBT Pride Month.
Un Pride significativo per la Svizzera, che ancora non ha riconosciuto l’apertura del matrimonio per le coppie dello stesso sesso, pur essendo passata per due referendum. Un Pride importante anche per il ruolo del sindaco di Zurigo: donna, lesbica, attivista.
Un risultato non scontato per una Nazione che subito dopo la 2° Guerra Mondiale aveva dato mandato alla Polizia di redigere un registro per le persone omosessuali e che, dunque, nel passato ha conosciuto le persecuzioni e l’oppressione.
Il Pride si è concluso con l’apertura dello Zurich Pride Fetival, in Kasernenareal. Un momento molto partecipato, con l’animazione di alcune band lesbo e set dj.
Durante la sera numerose serate LGBT hanno riscaldato la notte del Pride zurighese.
(testi e foto a cura di Marco Mancini)
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