Sembrava un classico caso di marito divorziato che, rifattosi una famiglia cerca ogni scusa per non pagare il mantenimento all’ex moglie e ai figli. M la testimonianza resa in tribunale da uno dei due ragazzi ha gettato una luce diversa sulla vicenda. Secondo quanto ha raccontato il giovane, infatti, il padre si rifiuta di versare l’assegno perché il figlio gli ha confessato di essere gay. “Sei frocio – avrebbe detto l’uomo -? Allora puoi andare a battere”. Il racconto è avvenuto in un’aula del tribunale di Milano, davanti al giudice Fabio Roia, che ha raccolto la testimonianza del ragazzo essendo stato lui stesso, contro il parere della madre e del fratello, a sporgere querela contro il padre insolvente.
“Papà mi ha sempre detto che devo arrangiarmi” ha raccontato ancora il giovane che vorrebbe potere usare la sua quota dell’assegno del padre (600 euro in tutto) per mantenersi gli studi all’Università Bocconi. Al momento, secondo quanto riporta il Giornale, è un’amica di famiglia benestante che gli permette di frequentare il costoso ateneo.
Il ragazzo ha raccontato che il rapporto tra i suoi genitori non solo non era idilliaco, avendo portato al divorzio, ma era anche violento. Nonostante questo la donna non voleva sporgere querela contro l’ex marito per il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento. Per questo il figlio si è sentito costretto a farlo raccontando così al giudice le discriminazioni subite da parte del padre.