"Minzolini è fighissimo, una vera icona gay, meglio della palestra". È il giudizio espresso da Luca Telese sul direttore del Tg1 nell’intervista rilasciata a Klaus Davi per la sua trasmissione Klauscondicio, visibile su YouTube. Ma a giudicare dalle altre dichiarazioni di Telese a porposito di Augusto Minzolini, qualcosa port a pensare che dargli della "vera icona gay" non equivalesse a fargli un complimento.
"Minzolini – continua il prosentatore di Tetris- è schiacciato da un forte legame di collateralità. In un’intervista geniale sulla politica diceva: ‘La politica è una stanza chiusa nel quale avvengono dei casini e il mio compito è interagire e raccontare ai lettori cosa succede dentro’. Questo è molto bello. Lui è riuscito a farlo durante la Prima Repubblica, nella Seconda si è schiacciato con un forte legame di collateralità".
"Se leggevo un pezzo di Minzolini – aggiunge Telese – sapevo qualcosa che Berlusconi aveva detto, ma non qualcosa che Berlusconi non voleva che si sapesse. È troppo collaterale e questo paga perché se l’ultimo dei cameraman che ha seguito Berlusconi diventa direttore di un tg allora evidentemente rende". E di se stesso l’autore del contestato "Cuori Neri" dice: "Io non sono collaterale a nessuno, tutti sanno che ho votato per anni Rifondazione, ho anche fatto dichiarazione di voto, ma Bertinotti, che ho intervistato decine di volte, non mi ha mai chiesto niente né io chiesto nulla a lui. Non c’era nessun rapporto aumma aumma…".
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