A Verona vincono i neofascisti: l’università blocca il contestato evento “Richiedenti asilo. Orientamento sessuale e identità di genere”.
Non ce l’ha fatta a resistere alle pressioni politiche l’iniziativa sui migranti LGBT in programma all’ateneo di Verona. Ieri il rettore Nicola Sartor ha deciso di sospendere la giornata di studio che si era attirata l’ostilità della Lega, che guida il Comune, e le minacce, poco velate, di Forza Nuova.
“L’evento è uscito dall’ambito scientifico per diventare terreno di contrasto e soprattutto di ricerca di visibilità per diversi attivisti di varia estrazione – si legge nel comunicato riportato su Verona Sera – L’università non può prestarsi a strumentalizzazioni da parte di soggetti estranei al mondo scientifico che si scontrano su temi politicamente ed eticamente controversi come quelli delle migrazioni e dell’orientamento sessuale delle persone”.
Una decisione però che così facendo avalla il metodo intimidatorio e fascista portato avanti dall’organizzazione di estrema destra. Luca Castellini, il leader veronese del movimento infatti aveva dichiarato che “Quell’incontro va vietato: o ci pensa qualcuno o lo impediremo noi”.
L’evento all’Università di Verona era stato organizzato dall’associazione LGBT Pianeta Milk, da Asgi – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Politesse – Centro di Ricerche sulle Politiche e Teorie della Sessualità e Sportello migranti LGBT in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’ateneo scaligero.
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