LA FINE DI UNA STORIA

Quando l'omofobia delle lesbiche (e dei gay) rende impossibile costruire l'amore: la storia di una ragazza lasciata dalla sua donna perché il loro rapporto non era trasparente.

LA FINE DI UNA STORIA - leo1 1 4 - Gay.it
3 min. di lettura

Sono ormai convinta del mio essere lesbica dopo un periodo confuso. Ho iniziato da poco a parlarne con mia sorella a causa di una devastante delusione d’amore. La mia lei lavora con me e dopo due anni di amore grandioso, in cui ci siamo nascoste da tutto e da tutti poichè viviamo in un paese in cui sarebbe impensabile avere una storia lesbica, abbiamo avuto una discussione con parecchie incomprensioni a causa di un pettegolezzo su noi due che mi ha fatto venire un attacco di panico al solo pensiero che i miei genitori venissero a saperlo. Da questo momento ha avuto una chiusura totale nei miei confronti che fino a ieri ero la persona per lei più importante.
Premetto che lei è una donna divorziata e che ha alle spalle diverse storie con uomini. Dopo innumerevoli tentativi di recuperare un rapporto sono venuta a sapere che lei non se la sentiva di continuare questo tipo di rapporto in cui niente è possibile alla luce del sole. Ho fatto i miei passi, le ho detto che avrei parlato con i miei familiari che sarebbe stato diverso e invece ho scoperto che stava già guardandosi intorno e che aveva un appuntamento con un ragazzo. Abbiamo litigato ferocemente arrivando anche alle mani. Mi sono sentita rifiutata, illusa, presa in giro e le ho detto che probabilmente è lei che ha paura di compromettere la carriera, la stima dei suoi amici e che era corsa ai ripari con questo nuovo rapporto etero. Mi ha risposto che mi avrebbe amato tanto per sempre ma che non se la sentiva, che mi vuole bene e si preoccupa per me.
Sono caduta in uno stato depressivo che coinvolge la mia sessualità e la perdita del mio grande amore che pensavo sarebbe durato per sempre. Non faccio altro che pensare a farla finita ma non ho sufficente coraggio. Sono stanca di vivere solo nei sogni, sono stanca di non avere una vita è come se fossi già morta. Mi telefona solo perchè si preoccupa che arrivi il coraggio e penso che sia per non avere sensi di colpa. Io sono ancora innamorata di lei e se è vero che anche lei mi ama perchè non vuole stare con me? Non so che fare ma non riuscirei a sopportare la sola idea di non stare più con lei e che al mio posto ci sia un’altra persona di qualsiasi sesso.
ih-ho

Cara ih-ho,
la tua storia è un altro esempio di quello che l’omofobia sociale può creare nella vita delle persone. Quando leggo o mi imbatto in storie come la tua, non posso fare a meno di provare indignazione e rabbia. Ahimè, contro l’omofobia sociale possiamo soltanto lottare cercando di non soccombere ai condizionamenti di una cultura eterosessista e omofoba, che decide per noi e per quello che ritiene essere il nostro benessere.
Quello di cui avrebbe bisogno la tua fidanzata è di prendere maggiore consapevolezza di come e quanto l’omofobia interiorizzata ha influito sulla sua decisione di lasciarti. Spesso l’omofobia interiorizzata è causa di rottura in molte coppie lesbiche, dove una delle due partner è omofoba. Ma io in questo momento posso parlare solo con te: sarebbe importante anche per te approfondire l’argomento dell’omofobia con letture e riflessioni. Il mio consiglio è quello di non demordere, di non rinunciare a te stessa, di non rinunciare alla tua identità, perchè quello che noi siamo veramente è la cosa più bella che noi possediamo.
Essere lesbica è solo un modo diverso di amare e di volere bene. Tutti noi abbiamo diritto ad avere l’amore che vogliamo. Non conosco il paese dove vivi, ma il mio consiglio è quello di condividere te stessa, il tuo dolore, la tua storia d’amore con altre lesbiche a cui può essere capitato di avere avuto problemi simili ai tuoi. Controlla se vicino alla tua città ci sono dei gruppi di Arcilesbica o associazioni lesbiche: se mi mandi il tuo indirizzo io stessa te ne potrò indicare alcuni.
Ogni essere umano, come ogni altro elemento della natura, è diverso e unico. Tutti quanti sono ugualmente importanti per il funzionamento del tutto. Superare una storia d’amore – specialmente in una comunità piccola, come quella in cui tu mi dici di abitare – è molto difficile. Infatti in un piccolo centro sei ancora più sola. Fare il coming out con i tuoi genitori sicuramente sarebbe un grosso passo, anche se non so quanto questo possa far prendere una decisione diversa alla tua amata.
Per superare meglio questo periodo difficile, nel caso lei fosse irremovibile nelle sue scelte, esiste la possibilità di prendere un antidepressivo, che non eliminerà il tuo profondo dolore ma ti darà un po’ più di forza per reagire e cercare delle situazioni funzionali al tuo benessere. E’ naturale che quando noi veniamo lasciati non possiamo nemmeno immaginare di avere un’altra persona al nostro fianco: queste ferite col tempo diventeranno meno profonde e vedrai come piano piano si rimargineranno. Potrai, così, dare nel tempo a te stessa la chance di innamorarti nuovamente.
Purtroppo l’omofobia sociale e interiorizzata ci induce a comportarci in modo assurdo, come ad esempio legarci a persone di cui non ci potremo mai innamorare, ad accettare vite di serie B che non ci appartengono, a rinunciare alla nostra stessa felicità per non turbare il benessere degli altri.
Tu non cadere in questa trappola: scrivimi di nuovo.
Antonella Montano

di Antonella Montano

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