La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre nei pressi del Mono Bar in zona Porta Venezia, intorno alle ore 2, mentre qualche decina di ragazzi sostava sul marciapiede un’automobile nel percorrere via Panfilo Castaldi ha incominciato a rallentare. All’urlo di “froci beccatevi questo” dal finestrino dell’auto è stata agitata una bottiglia contente urina che è stata lanciata con violenza addosso alle persone.L’autovettura ha accelerato ed è fuggita in velocità, senza alcuna possibilità di bloccarne la fuga. A rendere noto il fatto è stato un volontario del CIG Arcigay Milano presente che ha esposto denuncia alle forze dell’ordine per quanto successo. Quanto successo “rischia di rappresentare anche per la nostra città un segnale di regressione culturale e recrudescenza dell’intolleranza omofobica”, dicono dall’associazione.
Per il presidente Marco Mori “Mentre in città le sentinelle in piedi, i cattolici integralisti, psichiatre affascinate dai confessionali e fascisti di ieri e di oggi rialzano la testa proclamando il loro odio per gli omosessuali travestendolo in teorie e forme di libertà di opinione; improvvisamente in pieno centro riappaiono forme di violenza premeditate che non si vedevano da anni, nemmeno nel peggior scenario periferico che Albertini, Moratti e De Corato hanno creato e lasciato in eredità alla città.
Non si tratta di una bravata – ribadisce Mori – “è un’azione violenta e premeditata. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto succedere se questi criminali avessero trovato solo uno o due ragazzi là fuori. Forse ora staremmo commentando un attacco di guerriglia. L’attuale Amministrazione ormai in sella da più di 2 anni non può continuare ad invocare l’alibi del bilancio e rinviare azioni concrete di inclusione e lotta alle discriminazioni capaci di generare quel cambiamento promesso e più volte annunciato. E deve sostenere le iniziative nel territorio appoggiandole anche economicamente, amplificandone le potenzialità. Altrimenti il Sindaco Pisapia e compagni si rassegnino a vedere di nuovo il vento cambiare e la città fare passi indietro riguardo a temi quali accoglienza, rispetto per le comunità e inclusione sociale.”
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