Le etichette non sono me, le etichette non sono te, sono solo…etichette.
Il video di Prince EA è un interessante affresco di quello che significa essere profondamente influenzati dalla società in cui viviamo, che non resiste e non esiste senza una categorizzazione di tutto e tutti, forse per capire meglio forse per praticità, ma è proprio così che conduce tutto il mondo ai pregiudizi, all’individualità e alla non comprensione di diverse culture o anche solo di persone della stessa cultura ma con idee diverse, solo perchè fisicamente diverso da noi.
“Io non sono nero ma è quello che tu hai imparato a chiamarmi e quello che io ho imparato a sentirmi dire”, esattamente come tutte le altre “minoranze” nel video, ognuno porta l’etichetta (nero, bianco, gay, musulmano ecc) quasi come fosse un fardello, una lettera scarlatta, una definizione che sembra poterci collocare da qualche parte, perchè dobbiamo necessariamente venire collocati. Ma perchè? Non possiamo essere capiti e compresi senza venire denominati in un modo preciso?
Voglio farti una domanda: chi saresti se il mondo non ti avesse dato un’etichetta?
L’etichetta ci impedisce di vedere una persona com’è veramente, veniamo condizionati da tutto ciò che quell’etichetta possa comportare.
Ecco il bellissimo video di Prince EA, dove tutti i soggetti parlano “con la sua voce” perchè tutti siamo uniti e la tua voce è la mia voce.
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