Un tribunale del Malawi ha giudicato colpevole di oscenità e atti contro natura una giovane coppia omosessuale, che rischia ora fino a 14 anni di carcere. Lo riferisce l’emittente televisiva Bbc, spiegando che i due ragazzi, Steven Monjeza, 26 anni, e Tiwonge Chimbalanga, 20, erano stati arrestati lo scorso dicembre durante la loro festa di fidanzamento, nel corso della quale avevano annunciato l’intenzione di sposarsi alcuni mesi più tardi. I due ragazzi, il cui arresto aveva provocato una ferma condanna da parte della comunità internazionale, alimentando anche un dibattito interno al Paese sulla condizione degli omosessuali, hanno respinto tutte le accuse, dichiarando anzi di aver visto violati i loro diritti costituzionali.
Il giudice Nyakwawa Usiwa, che pronuncerà giovedì la sentenza definitiva, ha definito i rapporti omosessuali "contrari all’ordine naturale". Nel continente africano sono almeno 37 i Paesi nei quali l’omosessualità è considerata un reato. In Uganda è sotto esame una proposta di legge che prevede l’ergastolo per i gay, e addirittura la pena capitale per i "recidivi". Le associazioni del Malawi "Centre for the Development of People" (Cedep) e "Centre for Human Rights and Rehabilitation" (Chrr), hanno chiesto al governo di mitigare le leggi contro gli omosessuali. Pressioni sono arrivate anche dai Paesi occidentali, dai cui aiuti dipende il 40 per cento dell’economia del Malawi.
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