Via le aggravanti che si prestano a troppe polemiche e a pregiudiziali di incostituzionalità e largo al reato d’odio. A pochi giorni dal voto che ha stabilito essere privo dei requisiti di costituzionalità il provvedimento contro l’omofobia, l’Idv torna all’attacco e presenta una proposta di legge, primo firmatario Antonio Di Pietro, che abbandona la strada delle aggravanti e inserisce i reati compiuti per omofobia tra quelli previsti dalla legge Mancino sui reati d’odio, appunto.
Il testo dell’Italia dei Valori consiste unicamente nell’aggiunta delle parole "fondati sull’omofobia o sulla transfobia" dopo quelle che identificano i reati puniti dalla legge come "dettate per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi".
«La nostra proposta di legge – sottolinea il capogruppo dipietrista a Montecitorio Massimo Donadi – è più efficace della precedente. Non si espone, infatti, a critiche di incostituzionalità. Interviene su una legge che, già dal 1993, punisce i reati basati su odio etnico, razziale o religioso». Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay e responsabile Idv per i diritti civili, sottolinea che Antonio Di Pietro è l’unico leader di partiti, in Italia, ad aver «messo la faccia su un argomento, la difesa delle persone lgbt, che il Parlamento ha liquidato, nell’Aula di Montecitorio, in soli 45 minuti». Grillini ricorda che un provvedimento analogo a quello presentato oggi, superò il voto della commissione durante l’ultimo esecutivo Prodi, perché «non attaccabile, in quanto solo estensione della Mancino».
La disputa non è nuova. In ballo non c’è solo una questione di principio che vorrebbe il reato di omofobia migliore dell’aggravante di cui si è occupato il parlamento fino ad oggi. Si tratta di seguire una strategia politica anziché un’altra. Tra l’altro quella del nuovo reato sarebbe la via preferita dalle associazioni lgbt. Arcigay esprime con una nota "compiacimento e soddisfazione" per l’iniziativa dell’IDV.
Anche l’onorevole Concia aveva annunciato all’indomani della bocciatura della Camera un nuovo tentativo a settembre e stavolta sembra non chiudere l aporta a questa proposta dell’IDV: "Rilanciamo il confronto con maggioranza e opposizione – ha detto Concia – ripartendo dalla Legge Mancino". E ricorda come "l’estensione della legge Mancino" era stata la sua "proposta originaria" ma che fu "bocciata in Aula" La partita sull’omofobia è tutt’altro che chiusa.
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