Via i baci dalla prima serata tv, non per censura ma per decenza. Con un appassionato intervento di Massimo Polledri alla Camera, la Lega ha lanciato una crociata contro l’accanimento con cui sono stati seguiti dalle televisioni casi di cronaca come quelli di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio. Ma non solo. Via anche i baci, siano gay come quelli mostrati da Michele Santoro, sia eterosessuali nella fascia serale in cui i bambini sono ancora svegli.
Yara e Sarah – "Signor Presidente – ha esordito il deputato della Lega durante la discussione alla Camera sul provvedimento che istituisce il garante per l’Infanzia – intervengo sia in qualità di neuropsichiatra infantile, sia come padre". "Nei mesi scorsi abbiamo assistito, per lungo tempo, al caso di Sara Scazzi e, dopo, a quello di Yara. Vorrei chiedere a ognuno di voi quale fosse la necessità, per la televisione pubblica e non pubblica, di diffondere determinate notizie", ha chiesto. "Abbiamo ascoltato in diretta le telefonate. È questo il servizio pubblico? È questo ciò che, in qualche modo, si è consentito di fare?", ha insistito.
Niente baci gay dalle 8:30 alle 21:30 – Ora "credo che noi dobbiamo ribadire, come genitori e come parlamentari, un punto solo: basta con lo sciacallaggio dei minori e dei bambini. Basta con lo sciacallaggio informatico dei bambini e dei minori", ha declamato tra gli applausi dei deputati della Lega, "e ci vuole anche in parte una parola ‘terribile’: ‘decenza’". Dunque, ha spiegato, "io invoco decenza dalle 8.30 alle 21.30, quando ci sediamo a tavola, nei programmi televisivi. È forse pudore? Non lo so, ma non mi sembra che scene esplicite, trasmesse alle 20 o alle 21, di sesso eterosessuale o anche omosessuali siano una dimostrazione di decenza", provocando i commenti dai banchi del Partito Democratico. "E’ cosi’! E faccio un esempio: baci esagerati in quell’orario li abbiamo visti e ricordo Santoro che introdusse, in una bella trasmissione delle 20.30, un bel bacio prolungato tra due uomini. Non sarebbe andato bene tra un uomo e una donna e non va bene tra due uomini, in quell’orario", ha assicurato accolto da un’altra ovazione dei parlamentari del Carroccio. "Dobbiamo rispettare i minori, dobbiamo rispettare e tutelare anche un minimo di senso del pudore", ha insistito, per questo "proponiamo, accogliamo e ragioniamo – sia opposizione, sia maggioranza – non gia’ il ritorno alla censura piu’ becera, ma il ritorno a un minimo di decenza" in "difesa dei nostri figli".
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