Ospite de Le Iene per presentare Marilù, suo ultimo singolo, Achille Lauro si è raccontato, partendo dal primo lavoro come magazziniere al primo concerto con quattro gatti: “Una prova che va fatta prima di spogliarsi a Sanremo“.
Intervistato da Nicola Savino, Lauro ha confessato di aver avuto il poster di Britney Spears in cameretta, preferendo Vasco a Ligabue e Jovanotti agli Articoli 31, di essersi fermato alla terza media e di aver preso schiaffi da diverse ragazze, “perché me li merito”
“Se mi sta sulle palle il paragone con Renato Zero? Il giusto“, ha onestamente precisato il cantante, tornato poi a ribadire l’urgenza di una legge contro l’omotransfobia.
A chi mi grida froc*o per strada rispondo con una risata e gli dico che è un ignorante. Spero che passi la legge contro l’omotransfobia, perché non posso credere che l’Italia sia ancora a questo punto.
E se il successo dovesse finire, c’è un piano B? Non per Lauro, che oggi come oggi dice no a ipotesi del tipo Grande Fratello, Isola dei Famosi e Uomini e Donne. Favorevole all’aborto, all’eutanasia e alle case chiuse, Achille ha concluso con un “se il mondo della musica è maschilista? Tutto il mondo è maschilista e in parte omofobo“.
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