Ospite de La Confessione di Peter Gomez, in onda venerdì 16 aprile alle 22:45 su Nove, Alessandro Cecchi Paone ha rivelato di aver ricevuto un vero e proprio editto ‘clericale’, subito dopo aver fatto coming out.
Era il 2004, Cecchi Paone dichiarò la propria omosessualità e venne letteralmente bandito dalla tv di Stato, “per indicazione diretta del cardinal Tarcisio Bertone“, ha precisato il giornalista. Come fa a saperlo?
Mi è stato detto in maniera esplicita da chi ha applicato questo editto. Pensa che neanche come ospite sono potuto entrare in Rai. Io sono nato in Rai, con Bianco e Nero, 45 anni fa. Ho dato alla Rai, la Rai ha dato a me l’occasione di inventare ‘Uno mattina’, di inventare i programmi di cronaca del pomeriggio, di fare il telegiornale per i bambini, c’è un legame profondissimo. Per me è stato un terribile dolore vedere che, in un Paese, mannaggia, democratico, laico, senza più una religione di Stato – grazie al secondo concordato, quello di Craxi – potesse arrivare una telefonata dal Vaticano e dire: ‘Questa persona, non solo non deve avere più programmi, ma non deve più apparire in televisione’ e finché ci sono stati Ruini, Bertone e Ratzinger, io in Rai non sono mai più andato, neanche come ospite. Quando è arrivato Francesco è cambiato tutto.
Oggi 59enne, Alessandro Cecchi Paone esordì in tv nel lontano 1977, conducendo su Rai 1 un telegiornale per ragazzi. Nel 2004, poco prima delle elezioni europee del 2004 in cui era candidato con Forza Italia, il coming out.
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