Cara Angelina,
la prima volta che ci siamo incontrati avevi appena trionfato ad Amici 22 nelle categoria canto e ti apprestavi a vivere la vita che avevi sognato sin da bambina:
“Ho sempre fatto musica […]. Ho sempre scritto. Anche a cinque anni io mi sentivo una cantautrice”, mi avevi raccontato, lasciandomi felicemente sorpreso per la tua grande trasparenza, sensibilità e forte energia.
Tanto che, a fine intervista – e non tutti gli artisti avrebbero accettato di farlo -, ti avevo domandato di intonare la tua “Ci pensiamo domani” e tu avevi subito iniziato a cantare perché alla fine è bello raccontarsi, ma far sì che a parlare sia la musica è tutta un’altra cosa. E questo ce lo avevi già fatto capire all’interno della Scuola di Maria De Filippi dove lasciavi che a parlare per te fossero le canzoni.
Allora lì, mentre la nostra intervista stava per giungere al termine e tu cantavi, io non facevo altro che pensare a quante rivincite avresti potuto prenderti dalla vita se fossi realmente riuscita a fare tue le parole che stavi pronunciando: “Come se, come se, come sere d’estate / Che ti lasciano il segno / E lo so, e lo so, quanto vale un errore / Quanto è bello sbagliare / Niente fretta, no, che mi stressa / Non la voglio quando torno in città“.
Avevo la pelle d’oca e forse, non ricordo con esattezza, te lo dissi anche. E oggi, a qualche mese di distanza, devo dire che le sensazioni provate in quel momento le porto ancora dentro di me. Sensazioni riprovate anche in occasione della tappa milanese del tuo “Voglia di vivere tour” dove ho assistito ad una nuova te, più sicura di sé e pronta a conquistare ogni angolo di quel palco con la tua voce.
Un percorso ancora tutto in divenire ma che, non c’era dubbio, aveva la possibilità di regalarti grandi soddisfazioni.
Angelina Mango vince la 74esima edizione del Festival di Sanremo
Ora, che sono passati meno di 10 mesi dalla tua vittoria ad Amici, celebri il primo posto della tua cumbia della noia alla 74esima edizione del Festival di Sanremo.
Un trionfo importante non solo per te, che ti appresti a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2024, ma anche e soprattutto per tutte le persone che ascoltando la tua musica hanno capito, oggi un po’ di più ieri, che non si deve mai smettere di credere nei propri sogni. Bisogna rincorrerli, abbeverarli e sostenerli ogni giorno, anche quando tutto si fa buio.
D’altronde, come afferma il giornalista Marco Grieco su Vogue Italia, tu Angelina sei “l’emblema di una generazione Gorgone che guarda al suo orizzonte con gli occhi di una sposa pronta alla svestizione, preparata a rompere le gabbie di un mondo adulto venato da immarcescibili sensi si colpa. Allora, come si sciolgono i nodi di questa madonna un po’ ispanica, un po’ gitana che non crede più alle favole? Abitando la Noia, che è poi il vuoto da cui ognuno di noi vuole scappare“.
Un concetto ripreso in altri termini anche su Marie Claire dal giornalista Valerio Coletta che ha evidenziato di come tu Angelina, dopo essere caduta sul palco dell’Ariston durante l’esibizione della serata finale del Festival, in un secondo abbia “dato prova di essere abbastanza forte da rialzarti di fronte a tutta Italia e sufficientemente umana da mostrare la tua insicurezza nel modo più gentile possibile“. Chiedendo scusa al pubblico e ai padroni di casa.
Una gentilezza rara, forse frutto dell’amore ricevuto dalla tua famiglia, come afferma il giornalista Mario Manca sul suo profilo Instagram: “Angelina ha con sé la spensieratezza e l’euforia dei vent’anni, quella che l’ha portata a urlare e a saltellare come una bambina sul palco dopo aver appreso il verdetto, ma anche la postura e la professionalità di due artisti come Pino Mango e Laura Valente che hanno fatto del rispetto e della dignità il loro marchio di fabbrica“.
Angelina Mango, abbi cura dei sogni
Insomma, dopo ieri sera non possiamo che affermare cara Angelina che tu sei un’artista dalla rara umanità, sempre pronta ad apire le porte del tuo cuore, con delicatezza e pudore, per raccontare tutte le sfumature della vita. Il tuo obiettivo, però, non è piacere. Non è vincere. Non è esserci a tutti i costi. È semplicemente vivere della tua passione.
E così, grazie alla tua innata capacità comunicativa, oggi a festeggiare con te ci sono anche tutte le altre donne della musica italiana che, dopo dieci anni dal trionfo di Arisa con il brano “Controvento“, hanno finalmente visto una di loro conquistare il primo posto del podio.
E chissà, come ti diceva Massimo Galanto di TvBlog.it in occasione della finale di Amici 22, che tu non possa essere la prossima popstar pronta a rappresentare l’Italia in tutto il mondo. Le potenzialità ci sono tutte, spetta solo a te credere in questo nuovo, incredibile, sogno.
Intanto, goditi il momento, l’abbraccio delle persone, l’affetto della tua manager che ieri non ha resistito e ti ha stretta a sé sul palco, il volto felice di Fiorello nel vedere te al primo posto, le standing ovation del pubblico, l’amore della tua famiglia che è sempre al tuo fianco e quello di tuo padre che proprio nel brano “La rondine“ – “Ma tu che ne sai dei sogni, mmh / Quelli son miei, non li vendo” – ti lasciava un messaggio molto importante: non smettere mai di credere nei tuoi sogni, di proteggerli e rincorrerli finché hai fiato per farlo.
E tu, mia cara Angelina, il tuo sogno lo hai protetto per bene.
Lo hai coltivato con costanza e pazienza anche quando la vita ti ha portato di fronte ad un dirupo che sembrava insuperabile.
Hai lasciato che ad avere la meglio fosse la luce e che a vincere fosse quell’amore per la musica, di fatto custodito nel tuo DNA. E anche se non è stato facile, ha vinto la tua voglia di vivere.
E ora che il successo è arrivato alla tua porta ricordati di continuare ad avere cura dei tuoi sogni che, se vorrai, come un filo rosso invisibile, ti legheranno sempre e per sempre al tuo papà.
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