Tra gli artisti più attesi di Sanremo 2023 c’è Ariete che, con il suo brano “Mare di guai”, porterà l’amore lesbico sul palco dell’Ariston. Dall’uscita del suo primo album in studio, “Specchio (la nostra intervista >)”, lo scorso anno, Ariete è diventata un punto di riferimento per la Gen Z e si è inserita di diritto tra le cantanti contemporanee più amate dalla comunità LGBTQIA+.
Apertamente lesbica, Ariete non si è mai tirata indietro dallo schierarsi pubblicamente contro i detrattori della comunità, ad esempio quando dal palco del suo concerto criticò l’approccio di Giorgia Meloni nei confronti dei diritti civili. Vent’anni all’anagrafe, Ariete è anche pienamente parte della nuova consapevolezza di sé che caratterizza le nuove generazioni, incoraggiando i suoi fan ad essere sempre sé stessə e parlando liberamente di argomenti considerati da molti ancora tabù, come la salute mentale.
Di questo ha parlato anche in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera con Andrea Laffranchi, in cui la cantante, all’anagrafe Arianna Del Giaccio, ha parlato del rapporto tra la serenità di Ariete e quella, appunto, di Arianna: «Se Arianna sta bene anche Ariete sta meglio».
«Sto iniziando ad aprirmi grazie a una psicologa. Ho convissuto con persone che hanno sofferto»
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Non è sempre facile parlare di salute mentale, né tantomeno ammettere di essere seguito da una psicologa. Non dovrebbe essere così, ma i percorsi di terapia non sono ancora del tutto sdoganati, specie se si tratta di un personaggio pubblico. Si tratta, tuttavia, di qualcosa che Ariete ha imparato a conoscere bene ed è tornata anche a parlare di come la sua famiglia ha affrontato il percorso di suo fratello Stefano, che all’età di 8/9 anni, come ha raccontato anche in altre precedenti interviste, ha scoperto di essere trans*.
«Al secondo ricovero di mio fratello mia mamma aveva dubbi. Abbiamo discusso: “Se fosse stato un cancro l’avresti vissuto diversamente”. Mi fa piacere che oggi si parli liberamente di salute mentale»
Ariete continua a sorprendere e ispirare con la sua genuinità, ed è pronta a portare tutta la sua libertà anche al pubblico del Festival di Sanremo. La sua canzone in gara, “Mare di guai”, infatti è solo l’ennesimo brano in cui l’artista canta senza timore l’amore tra due ragazze. Una novità per il festival, ma non per noi. E nemmeno per Ariete, che molto candidamente confessa:
«Sono sempre stata così e ora porto questo racconto a persone nuove. Non voglio diventare la santa della comunità Lgbtq+ o la portatrice del monopolio della fluidità. Tutti devono essere liberi e nessuno deve schiacciare gli altri»
Il Festival di Sanremo 2023 non può arrivare più velocemente, nel frattempo rimaniamo qui a fare il tifo per Arianna.
L’intervista completa su Corriere della Sera
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