A Sanremo 2023 ben due canzoni parlando di amore omosessuale tra donne. Sono storie di ragazze che amano ragazze, e sono due giovani artiste, Ariete e Shari, a portare sul palco dell’Ariston l’amore lesbico, esplicito nella sua affettività che non si vergogna di avere un nome e farsi chiamare amore.
Ma se Ariete si addentra nei tumulti di un innamoramento per una ragazza che la lascia sospesa nei tormenti d’amore, Shari si dispera con sé stessa e per la propria incapacità di stabilire una corrispondenza d’amorosi sensi. Entrambe le artiste esprimono più volte e con dolore il desiderio nella parola “vorrei”.
Sanremo 2023: di cosa parla “Mare di guai” di Ariete
Il testo di “Mare di guai” è scritto a quattro mani dalla stessa Ariete insieme a Calcutta, le musiche sono di Dardust. È una serenata incantevole, che Ariete canta a una ragazza di cui è pazzamente invaghita, che sembra svanita e che potrebbe non tornare. Io ti vorrei, canta Ariete, che lascia la “finestra spalancata”. Il suo tormento è dipinto con i toni tenui e liquidi degli acquerelli, ma le immagini sono vivide e piene di azione, tra scene di intimità e occasioni di vita sociale. Così, il mondo è un mare di guai pieno di squali, le due ragazze si cercano dopo la notte balorda, “vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito”, e poi notti blu, lune arrabbiate, foto sotto il cuscino. Il carisma interpretativo di Ariete fa il resto e noi restiamo incantatə. Qui la nostra intervistata ad Ariete (VIDEO).
Sanremo 2023: di cosa parla “Egoista” di Shari
Shari giunge sul palco dell’Ariston grazie alle selezioni di Sanremo Giovani. Il testo di “Egoista” è stato scritto interamente da Shari (Shari Noioso, nome e cognome), musiche di Shari, Salmo (produttore), Luciano Fenudi, Riccardo Poddu.
“Egoista” è il flusso di coscienza di Shari, che fin dal primo verso narra il desiderio di scrivere canzoni d’amore a una ragazza. Un bisogno d’amore che sembra avanzare con disordine e paura della solitudine, Shari canta di un oceano di egoismo, come se la sua condizione attuale non le permettesse di amare e sentirsi amata. Vorrebbe qualcuno che la ascolti, qualcuno da amare “per poi fargli del male”. Un disordine affettivo tormentato, odio e amore si sovrappongono in una disperazione rassegnata, assai efficace nel ritrarre la generazione del disincanto contemporaneo. (gf)
NB: per questioni di diritti non è possibile – quando scriviamo – riportare il testo delle canzoni, che saranno rivelati nelle prossime settimane.
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