Sembra incredibile ma 37 dei 54 paesi che compongono il Commonwealth hanno ancora oggi leggi che criminalizzano il sesso gay.
Il Commonwealth è un’organizzazione intergovernativa di 54 Stati membri indipendenti, tutti accomunati, eccetto il Mozambico e il Ruanda, da un passato storico di appartenenza all’Impero britannico. Si parla di due miliardi di persone.
Ebbene oltre 100.000 persone hanno firmato una petizione che chiede ai leader dei paesi del Commonwealth di depenalizzare il sesso gay. In nove di questi 54 Paesi c’è ancora l’ergastolo, per chi viene dichiarato ‘colpevole di sesso gay’, mentre nella Nigeria settentrionale, nel Brunei e nelle zone rurali del Pakistan vige ancora la pena di morte.
La petizione chiede a tutti i paesi del Commonwealth di depenalizzare il sesso gay, di vietare la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, di proteggere le persone LGBTQ dai crimini di odio e di aprire finalmente un dialogo con le organizzazioni LGBTQ nazionali e internazionali.
Edwin Sesange, promotore della petizione nonché volto della African Equality Foundation, ha dichiarato: “La richiesta di uguaglianza non è più un problema per la minoranza ma per la maggioranza. Ringrazio quindi tutti coloro che sono riusciti a portare alla luce questo problema. Queste firme rappresentano un’esigenza che non può più essere ignorata dalla leadership del Commonwealth. Invito i leader e le altre parti interessate a rappresentare i vari punti di vista e le voci delle persone LGBTI innocenti, oppresse, discriminate e perseguitate“.
Un paese del Commonwealth in cui le cose potrebbero presto migliorare per la comunità LGBTQ è il Kenya. I giudici stanno infatti rivedendo il codice penale del paese africano che bandisce il “sesso innaturale”. La loro decisione potrebbe a breve rimuovere il sesso gay da questa lista. Cliccando qui potrete firmare la petizione.
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