I giudici della Corte Costituzionale hanno aggiornato i lavori della camera di consiglio ad oggi dopo che ieri hanno sospeso la discussione alle 19. Nell’udienza che si è tenuta ieri e alla quale hanno partecipato tre coppie ricorrenti, i giuristi di Rete Lenford e le associazioni che hanno aderito al Comitato "Sì lo voglio", si sono contrapposte tesi diverse volte ciascuna ad ottenere il risultato sperato dalle parti. Se per l’avvocatura dello Stato il matrimonio tra persone dello stesso non è previsto dalla Costituzione, per i costituzionalisti di Rete Lenford la carta si adatta ad un mutamento della società che è sotto gli occhi di tutti.
La polemica ha riguardato anche le candidate alla presidenza della Regione Lazio: per Emma Bonino andrà rispettata qualunque decisione i giudici delle leggi voranno prendere salvo poi continuare la battaglia su altri fronti in caso di una sentenza negativa per le coppie gay. Per Renata Polverini il matrimonio continua a fondarsi sull’unione di un uomo e una donna e per questo gli unici diritti che possono essere garantiti a gay e lesbiche sono quelli dei singoli.
Nonostante le associazioni e i singoli esponenti del movimento gay si dimostrino prudenti nelle previsioni, è diffusa l’opinione che qualunque sarà la sentenza che oggi prenderà la Corte sarà comunque storica: per la prima volta, infatti, una discussione sui diritti gay viene affrontata da un così alto organo istituzionale.
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