Collin Martin è un calciatore di 23 anni che gioca per il Minnesota United. Lo scorso anno aveva deciso di fare coming out pubblicamente, facendo sapere anche ai tifosi della sua squadra il suo orientamento sessuale.
Con i suoi compagni, amici e famigliari erano uscito allo scoperto già prima. Il suo coming out era stato accettato e accolto senza problemi sia dai suoi colleghi calciatori che dai tifosi. E in occasione del Pride Month appena concluso, Collin Martin ha voluto rilasciare un’altra dichiarazione, nel corso di un’intervista. Questa volta, a supporto della comunità LGBT+.
Il messaggio di Collin Martin
Nel suo messaggio, Collin Martin è sicuro di non essere l’unico calciatore omosessuale al mondo, ma il fatto di considerare il calcio un gioco da maschi eterosessuali può bloccare gli altri giocatori gay a dichiararsi, per paura di essere discriminati o addirittura cacciati dalla squadra.
Ci devono essere altri calciatori gay. Spero che possano trovare conforto non solo nella società ma anche nello sport, che possano essere se stessi perché penso che sia un peccato oggi se le persone non sono in grado di essere se stesse. Ho fatto coming out solo per essere un esempio per giovani ragazzi o persone che erano forse insicuri della loro sessualità o che non conoscevano il loro posto nello sport. Ma potrebbe essere davvero per qualsiasi cosa.
Per quanto riguarda il suo coming out, invece, non lo ha fatto solo per se stesso. Ma ha voluto lanciare un messaggio anche a coloro che ancora non hanno avuto il coraggio di dichiararsi. In particolare, nel mondo dello sport.
Non mi sono mai sentito a disagio, nemmeno in uno stadio. Non mi sono mai sentito come se fossi stato disturbato per la persona che sono o qualcosa del genere. Sono sicuro che ci sia ancora qualche tipo di cultura negativa là fuori nello sport. Ma la mia esperienza personale è stata davvero positiva. Ed è sicuramente un prodotto non solo della mia squadra il Minnesota United, ma anche del campionato.
Nel concludere la sua riflessione, Collin Martin deve però riconoscere che nella sua esperienza ha trovato comprensione e una notevole apertura mentale da parte degli altri giocatori e della società, oltre che dai familiari e amici. E’ al corrente però che non per tutti è così. Anche per questo motivo, ha voluto lanciare fare questa dichiarazione, mostrando supporto e sostegno da parte sua a tutta la comunità LGBT+.
Un forte messaggio e soprattutto un esempio per tutti gli sportivi professionisti, per abbattere una volta per tutta la discriminazione e l’omofobia nello sport.
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