Napoli è teatro dell’ennesimo episodio omofobo. Stando a quanto riporta il Corriere del Mezzogiorno, ieri pomeriggio è stato aggredito un giovane docente su una banchina della stazione metropolitana "Quattro giornate". Tre giovani con la testa rasata, ha raccontato la vittima, gli si sono avvicinati con fare minaccioso fino a che lo hanno spinto fino a immobilizzarlo e gli hanno puntato un coltello ai gentitali. «Non urlare sennò sei morto», è stata la minaccia degli aggressori.
Al momento dell’aggresione la stazione era deserta e il docente stava tranquillamente aspettando la metropolitana per fare ritorno a casa dopo aver finito di lavorare. «All’improvviso si sono avvicinati tre ragazzi tutti con le teste rasate e vestiti con un bomber verde – racconta il giovane al Corriere del Mezzogiorno – Uno aveva il cappuccio sulla testa ma non avevano i volti coperti. Non ho neanche avuto il tempo di capire cosa stesse succedendo che mi hanno preso per la gola mi hanno intimato "alzati" e poi mi hanno sbattuto contro il muro. Inizialmente credevo che si trattasse di una rapina».
«Essere putrido, fai schifo», gli hanno girdato i tre aggressori. Le minacce sono continuate per qualche minuto fino a che, dopo averlo terrorizzato, se ne sono andati. «Spero che le autorità facciano qualcosa – aggiunge il docente – Ho paura. La situazione a Napoli non è tranquilla per noi omosessuali». Domenica prossima si terrà a Napoli una maratona contro l’omofobia già programmata da tempo. La conclusione dell’evento sportivo sarà proprio piazza Quattro giornata, simbolo della resistenza anti-fascista della città.
Ma la capitale partenopea non è l’unica città ad essere stata interessata da aggresioni omofobe ieri. Una transgender racconta di essere stata aggredita a Roma. «Adesso è ricoverata in ospedale, dove ha subito un intervento alla testa. A contattarci e a riferirci dell’aggressione sono stati i suoi amici», ha detto Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma. Fin dalle prime ore di questa mattina – aggiunge Marrazzo – stiamo seguendo la vicenda: siamo stati in ospedale dove abbiamo fatto visita alla vittima. E’ un’aggressione violentissima e dolorosa, da condannare con forza. Se dovesse essere confermato il movente discriminatorio saremmo di fronte a una circostanza dalla gravità eccezionale".
L’aggredita ha nominato come avvocato il responsabile legale di Arcigay Roma, Daniele Stoppello, che aggiunge: "Al momento ricorda ancora poco, ma stiamo comunque provando a ricostruire la dinamica di quanto avvenuto".
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.