Le unioni civili, si sa, sono state approvate in via definitiva dalla Camera dei Deputati l’11 maggio scorso, in quella che rimarrà alla storia come una delle date più importanti per il cammino di pari dignità della comunità LGBT italiana: per la prima volta, infatti, nel nostro ordinamento entra il riconoscimento delle coppie del medesimo sesso, sia di quelle che si uniranno civilmente sia di quelle che, esattamente come le coppie eterosessuali non sposate, decideranno di convivere semplicemente.
Ma quando entreranno in vigore? E’ questa la domanda che giustamente si pongono le migliaia di coppie gay e lesbiche italiane, in attesa da molti anni di una legge che permettesse loro di convolare a “giuste nozze”.
Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha firmato la legge il 13 maggio scorso: a immortalare questo momento è stato il suo portavoce, Filippo Sensi, dal suo account Instagram.
Ora la legge passa alla Presidenza della Repubblica, dove Mattarella ha i canonici 30 giorni di tempo (dalla data dell’11 maggio) per firmarla. A quel punto, una volta controfirmata dal Ministro della Giustizia (ma probabilmente anche dal Presidente del Consiglio) e pubblicata pochi giorni dopo sulla Gazzetta Ufficiale, la legge sulle unioni civili entrerà in vigore immediatamente per esplicita disposizione di legge, al comma 35. Ma ciò non sarà sufficiente, perché a norma del comma 34, il Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro dell’Interno, dovrà emanare un primo decreto attuativo assai importante, perché sostanzialmente spiegherà agli uffici dello stato civile di tutti i Comuni italiani come applicare la nuova legge, stabilendo ad esempio come si terrà il rito e in quali registri andrà trascritto l’atto. Ne seguiranno altri di decreti attuativi, per armonizzare la legislazione: ma per quelli il Governo avrà tempo sei mesi.
Il decreto, si sa, è già in preparazione: se ne stanno occupando gli uffici del Ministro dell’Interno, con la supervisione del viceministro Filippo Bubbico, ex presidente del PD della Regione Basilicata. E’ la stessa legge sulle unioni civili a stabilire che il decreto vada emanato entra trenta giorni, se non fosse che altre norme rendono obbligatorio il parere del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti: e se il secondo parere è assai facile dal momento che per attuare la legge dal punto di vista non servono risorse economiche, il primo può riservare qualche sorpresa, fosse solo che il Consiglio di Stato non può essere certamente definito un organo della magistratura “progressista” e può fare osservazioni al governo che, se recepite, potrebbero far ritardare ulteriormente la data di applicazione della legge. Il decreto, una volta promulgato con parere del Consiglio di Stato ed approvato dalla Corte dei Conti, sarà quindi pubblicato sempre sulla Gazzetta Ufficiale e la legge sarà definitivamente in vigore.
In ogni caso, è probabile che, salvo problemi, alla fine le prime unioni civili potranno essere celebrate in piena estate, magari forse ai primi agosto. Diversamente, si slitterà a settembre, forse anche ad ottobre. Come sempre, vi terremo informati.
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Negli Stati Uniti, dopo poche ore che la Corte Costituzionale si era espressa a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, erano già state rilasciate le prime licenze: scopri le differenze con l'Italia :D :D :D
Non ci si potrà sposare: con l'unione civile infatti non si diventa sposi ma parti di una unione civile, perciò non ci si andrà a sposare ma a unirsi civilmente. Invito a correggere il titolo. Tra l'altro è improprio anche il riferimento al convolare a 'giuste nozze', presente all'interno dell'articolo: leggi alla mano, le nozze sono il matrimonio; qui si tratta di unione civile.
Ci si sposa perché ci si sceglie e ci si promette. Unirsi civilmente è sposarsi.
Nicola, ci si sposa se la legge lo consente. La legge italiana ci consente di unirci diventando, appunto, parti di una unione civile non diventando sposi. La libertà di sposare il proprio amore in questo Paese è ancora riservata agli etero.
Alle volte mi chiedo chi scriva questi articoli e dove abbia studiato diritto costituzionale, la legge è stata firmata dal Presidente del Consiglio in quanto così prescrive la COSTITUZIONE e non per sport, dopo la firma del Presidente della Repubblica quindi non sarà firmata nuovamente da Renzi. Dopo l'apposizione del sigillo dello Stato da parte del Ministro della Giustizia la legge verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, il citato comma 35 della legge infatti non prescrive termini minori e si limita a dire: " 35 Le disposizioni di cui ai commi da 1 a 34 acquistano efficacia a decorrere dalla DATA DI ENTRATA IN VIGORE della presente legge.", questo comma è stato criticato durante l'analisi del testo in sede consultiva in quanto ritenuto ultròneo e quindi inutile al fine di una più veloce attuazione della legge. Per concludere non darei per scontata la velocità della Corte dei Conti, quando si tratta di registrare degli atti che non comportano maggiori spese o oneri è capace di impiegare anche settimane intere, dipende dal carico di lavoro e dall'urgenza.
Grazie dei suggerimenti. La firma di Renzi non è stata fatta "per sport"... Sappiamo bene che è prevista dalla Costituzione. Aggiungiamo che all'opposizione del sigillo, dicono alcune fonti, potrebbe voler essere presente il presidente del consiglio. Sul resto hai pienamente ragione, anche se ciò non influisce sulla previsione della tempistica che abbiamo fatto.