Chiunque può essere omosessuale o comunque non eteronormato. Belli e brutti. Ma anche buoni e cattivi. Ricorderete per esempio nella serie 2 di Gomorra la storia di Nina. Leggi >, ragazza transessuale amata dal terribile boss Salvatore Conte.
Ora alcuni ragazzi si sono messi in mente di produrre una web series che punti proprio dritta alla questione dello scardinamento delle figure di uomo macho con cui solitamente si dipingono i boss e gli scagnozzi della camorra napoletana (come di qualsiasi altra mafia) e lo fanno con il preciso intento di combattere l’omofobia.
Mauro De Simone, Gianmarco De Stefano e Andrea Fiorillo vorrebbero produrre questa serie intorno alle figure di un boss e del suo antagonista, entrambi gay. “Non perché sono gay devono essere considerati non credibili nel loro ruolo di malavitosi” è quanto ci scrive Mauro De Simone, che abbiamo contattato non appena abbiamo ricevuto la segnalazione. Il dubbio che ci resta in redazione è che mentre sia sacrosanto abbattere gli stereotipi machisti a ogni livello, è altrettanto sacrosanto mantenere la guardia contro qualsiasi segnale grazie al quale la cultura camorristica (e mafiosa in generale) possa conquistare simpatia, fiducia e credibilità presso strati della popolazione. L’operazione tentata dai ragazzi infatti, certamente ironica, ha una sua complessità persino interessante. Ci si potrebbe infatti chiedere se distruggere l’icona del maschio macho camorrista sia un’operazione che rende più o meno accettabile la camorra stessa. O per dirla in parole povere un’operazione come Gaymorra, che certamente aiuta a combattere l’omofobia, può rischiare di aiutare la camorra? Ed è giusto porsi questo problema o la battaglia contro l’omofobia è giusta a prescindere? Intanto un grande in bocca al lupo alle buone intenzioni di Mauro, Gianmarco e Andrea.
La clip che vedete in alto nella pagina è stata appena pubblicata. Un mese fa invece era già stata pubblicata la seguente clip.
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Il video non è soltanto scritto e realizzato malissimo, per quanto gioca sui più deleteri clichè sui "ricchioni". Proprio no.
Concordo, se uno non è checca, non è gay. Ma per piacere. Squallido e banale.