Il governo conservatore in Australia pur di esautorare il parlamento, in cui vige una maggioranza a favore della legge sui matrimoni gay, ha deciso di indire un referendum popolare che sta spaccando il paese. In tv la senatrice Bridget Mc Kenzie, la quale si oppone strenuamente al matrimonio gay (anche in caso di successo del referendum popolare), è stata sottoposta a un incontro a sorpresa organizzato dai produttori del canale ABC col fratello, gay dichiarato.
Is a $160m plebiscite necessary & what impact do you think the debate will have? Our #QandA panel responds https://t.co/flpBk2EkWr
— ABC Q&A (@QandA) 12 settembre 2016
Il fratello le ha chiesto se “data la maggioranza dei parlamentari a favore del matrimonio gay e le percentuali di sostenitori nel paese è proprio necessario spendere 160 milioni di dollari dei contribuenti per un referendum che avrà pesanti ripercussioni psicologiche sulla comunità LGBT e che spaccherà molte famiglie sull’argomento”.
impossibile paragonare un sistema anglosassone, dove i principi e la libertà personale è sacra, con un sistema latino, dove la famiglia viene prima di tutto. in italia il fratello non avrebbe MAI attaccato la sorella facendole uno sgambetto simile, pubblicamente. questo a prescindere dall’argomento in questione