STRASBURGO – Nessun rimpasto nella composizione della Commissione, ma anche una promessa solenne di impegnarsi nella lotta senza esclusione di colpi alla discriminazione. Queste, in sostanza, le posizioni espresse da Jose Manuel Durao Barroso, presidente designato della Commissione Europea, che in mattinata ha ‘arringato’ il Parlamento di Strasburgo, a ventiquattr’ore dal voto dell’Eurocamera.
“Lotteremo contro ogni discriminazione”
A proposito di Buttiglione, Barroso si è detto convinto che “creda nella Carta dei diritti e nei Trattati Ue”, sottolineando che “non accetterebbe mai nella sua Commissione persone non compatibili con i Trattati dell’Unione europea”. “Lo sfortunato incidente” creatosi intorno a Buttiglione in seguito alle dichiarazioni su donne ed omosessuali alla Commissione per le libertà pubbliche “ha sottolineato – ha notato Barroso – come sia importante per noi un’azione decisiva per la non discriminazione”. Barroso ha aggiunto che “non si può nutrire alcun dubbio sul fatto che le politiche sulla non discriminazione siano per noi fondamentali”. Il presidente in pectore dell’Esecutivo Ue spende diversi minuti sul tema, e annuncia che intende costituire e presiedere un Gruppo di Commissari ad hoc, mettere a punto una direttiva quadro e lanciare un piano d’azione contro antisemitismo, razzismo e xenofobia. “Tutte queste iniziative – ha affermato – verranno preparate sotto la mia autorità, e sono pronto a presentarvele personalmente quando sarà tempo. Fatemi essere molto chiaro: garantirò personalmente il pieno controllo delle nostre azioni nella lotta alla discriminazione e nella promozione dei diritti fondamentali”.
Un equilibrio delicato
Barroso ha poi messo in guardia gli eurodeputati contro il rischio di una crisi in caso di rifiuto della sua squadra. “Sono qui per lavorare con voi in uno spirito di compromesso, chiedo da parte vostra lo stesso spirito per il bene dell’Europa – ha insistito Barroso – Penso che la migliore soluzione è quella che vi ho proposto”, ha aggiunto giustificando il suo rifiuto ad assegnare a Buttiglione altro incarico con la necessità di trovare una “posizione di equilibrio”. “L’Unione Europea è un equilibrio difficile. Anche i governi hanno il diritto di rappresentare gli stati e la Commissione, una volta investita, deve rappresentare l’interesse generale europeo”.
Commissione a rischio bocciatura?
Nonostante le garanzie presentate dal Presidente designato, questa Commissione rischierebbe una bocciatura domani nel voto dell’Europarlamento. Se ne dice convinto, ad esempio, Francis Wurtz, capogruppo del Gue (Comunisti europei), che durante una conferenza stampa ha affermato: “Esiste la seria possibilità che l’investitura delal Commissione europea venga rifiutata”. Parlando delle dichiarazioni di Buttiglione, il leader del Gue le ha definito “inadeguate, inaccettabili e anacronistiche”. L’eurodeputato Giusto Catania, intervenendo in conferenza stampa con Wurtz a Strasburgo ha detto che “qualora la Commissione venisse sconfitta non si aprirebbe alcuna crisi istituzionale”. Catania ha anche spiegato che per quanto riguarda il caso Buttiglione dire che “si è agitata una campagna anticattolica è una bugia”. Buttiglione “dovrebbe essere – ha aggiunto Catania – il potere istituzionale che garantisce i diritti fondamentali. Le cose dette dal commissario designato sono in antitesi con questi diritti”.
Europarlamentari italiani: GAD per il no, Polo per il sì
Comincia così la conta dei voti. Ad oggi, sembra che gli eurodeputati italiani del centrosinistra negheranno domani la fiducia alla Commissione europea di Josè Manuel Durao Barroso. In luglio l’Ulivo si era diviso in occasione del voto su Barroso, questa volta la GAD si presenta compatta. Sul fronte opposto, popolari e destre mantengono intatto il loro sostegno all’ex premier portoghese e alla sua squadra.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.