Uscito la scorsa settimana nei cinema d’America, da noi già recensito e atteso in Italia direttamente su Prime Video a inizio 2024, Saltburn di Emerald Fennell continua a far parlare di sè.
Non solo l’ormai celebre scena dello sperma, nei giorni scorsi commentata da Jacob Elordi, ma anche il clamoroso finale con Barry Keoghan protagonista assoluto. Saltburn racconta una storia di privilegio e desiderio splendidamente perfida. Mentre tenta faticosamente di trovare il suo posto all’Università di Oxford, lo studente Oliver Quick (Keoghan) viene attratto nel mondo dell’affascinante e aristocratico Felix Catton (Elordi), che lo invita a Saltburn, l’eccentrica tenuta di famiglia, per un’estate indimenticabile…
Negli ultimi clamorosi minuti del film, Oliver balla completamente nudo per le gigantesche stanze dell’enorme casa, sulle note di “Murder on the Dancefloor” di Sophie Ellis-Bextor. Una scena già diventata di culto, cambiata in corso d’opera. Secondo quanto confessato dallo stesso Keoghan, il finale originario era infatti molto più docile, con Oliver che semplicemente attraversava la tenuta fino ad arrivare al tavolo da pranzo, dove il maggiordomo gli serviva una colazione. Poi tutto è cambiato.
“Tutto è diabolico, ma è esilarante. È post-coitale, euforico, solitario ed è folle”, ha confessato Fennell a EW. “Non ti interessa quello che fa, vuoi che lo faccia. Siemo tutti completamente disgustati e in un certo senso dalla sua parte. È quel tipo di danza con il diavolo. È come, “cazzo, okay, andiamo””.
“Mi sembrava assolutamente giusto”, ha aggiunto Keoghan: “Quello è il mio posto. Oliver è in piena fiducia: ‘Posso fare quello che voglio in questo maniero. Posso spogliarmi del tutto e ballare il valzer perché questo è mio’. Sì… è stato divertente.”
Keoghan ha però ammesso di aver vissuto inizialmente con nervosismo l’idea di girare quella scena.
“La cosa iniziale riguardava il fatto che fossi nudo. Ma poi ero pronto a partire. Ho pensato: “Facciamolo. Andiamo”. In un certo senso te ne dimentichi perché è stato creato un ambiente così confortevole, che ti dà la licenza di dire: “Va bene, questa è la storia adesso. Non sapevo di poter ballare così, comunque. Ero tipo, ‘Wow. Da dove vengono quelle cose?'”.
Linus Sandgren, direttore della fotografia, ha rivelato quanto ci sia voluto per arrivare alla scena perfetta. Ben 11 riprese.
“Erano tutti molto belli”. “È una scena piuttosto complicata e tecnica. La maggior parte delle volte era immensamente paziente perché c’erano molti momenti di nudo. La ripresa n. 7 era tecnicamente perfetta. Potevi sentire la soddisfazione di tutti, ma ho dovuto dire “scusa rifacciamola”, perché mancava qualunque cosa avesse reso Oliver quel coacervo di disordine molto poco umano. Quindi, abbiamo dovuto farla altre quattro volte.”
Curiosa la rilettura di Barry, in tal senso: “Penso che siamo riusciti ad ottenere la ripresa giusta al quarto take, ma la gente voleva solo continuare a vedermi ballare”. Come tutti i telespettatori, che rimarranno ammaliati da un finale clamoroso.
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