Estranei uscirà nelle sale italiane questo giovedì 21 Febbraio, e preparatevi: vi spezzerà il cuore. L’ultimo film di Andrew Haigh (di cui potete leggere qui la nostra recensione) è una storia d’amore e fantasmi, con protagonisti due delle star più acclamate (e desiderate) di Hollywood: da una parte il rubacuori Paul Mescal, dall’altra Andrew Scott noto anche come l’hot priest di Fleabag o il professor Moriarty nella serie televisiva Sherlock.
Nel film Scott ci dà un’interpretazione struggente e piena di vulnerabilità, che ha conquistato chiunque, tra critica internazionale e pubblico. Estranei ha ricevuto sei nomination ai BAFTA 2024, inclusi best supporting actor e actress per Mescal e Claire Foy, ma nessuna nomination per il regista Haigh. Scott è stato nominato come miglior attore ai Golden Globe (dove ha vinto Cillian Murphy per Oppenheimer), con zero nomination agli Oscar 2024.
Perché è stato snobbato? Durante un panel con Attitude Magazine per il National Student Pride, Russell T. Davies – regista di serie come Queer As Folk, It’s a Sin, e l’ultimo Doctor Who – ritiene che la prova attoriale di Scott è stata terribilmente sottovalutata perché Scott è un uomo gay che interpreta un personaggio gay: “Quello che penso è che quando un uomo gay interpreta un personaggio gay non è considerata recitazione” dichiara il regista “Penso genuinamente che sia nadata così, che le persone hanno pensato: Oh, è molto bravo, ma nn sta recitando. Non si sta impegnando; è solo sé stesso”.
Davies ha ribadito “molto pubblicamente e rumorosamente” che a suo parere i personaggi queer devono essere interpretato da attori queer. Non solo per una questione di ‘accuratezza’, ma per sfidare i double standard che l’industria cinematografica e televisiva continua a reiterare dopo anni: “Se una person queer interpreta un personaggio queer, le persone icon: Oh sì, ben fatto, adorabile” ribadisce Davies “Ma se un attore etero interpreta un personaggio queer, spesso, rispondono: Dategli un Oscar”.
Il dibattito su attori etero o attori gay va avanti da anni, e divide l’industria: tra chi non ci vede nessun problema (come Jim Parson, Ian McKellen, o Stanley Tucci) e chi invece è pienamente d’accordo con Davies, tipo Jonathan Bailey e Taron Egerton.
Secondo Paul Mescal, co-protagonista di Estranei (che oltre a Scott, è stato scritto da un regista dichiaratamente gay), dipende da chi è in controllo della storia, che va trattata e toccata con il tatto e la sensibilità necessaria, concludendo: “Non penso che il nostro film appartenga a questa conversazione”.
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