“Siamo un corpo o abbiamo un corpo?” Questa è la domanda Miki Gorizia e Tita Tummillo, direzione artistica del BIG BODY 2022.
L’International Gender Festival torna a Bari da questo mercoledì 9 al 19 Novembre, in 20 appuntamenti con oltre 50 performer, musicistə, registə, professionistə provenienti da tutto il mondo per raccontare il corpo, esplorarlo e spogliarlo di ogni sovrastruttura, in un susseguirsi di cinema d’autore, arti performative, incontri, musica electro e installazioni multimediali.
Come dicono Gorizia e Tummilio, il corpo diventa territorio politico e dispositivo artistico, e mai come quest’anno sentiamo l’urgenza di riappropriarcene e dargli un nuovo significato, riflettendo su come “occupiamo uno spazio, su quanti vengano tagliati fuori dalla scena e sul perché questo accada”.
Dalla prima nazioanle Hip. A pussy point of view, spettacolo di Piny dove attraverso danza, boxe, e burlesque si esplorano i conflitti, desideri e poteri ancestrali attorno al tabù dei genitali femminili al giovane coreografo emiliano Aristide Rontini, che con il suo Alexis 2.0, porta in scena le pagine del libro di Marguerite Yourcenar raccontando un coming out attraverso i corpi dellə performer. Ma anche gli universi utopici e fuori dal tempo di Virgo Cluster con Angelo Petracca e la storia del corpo ‘drag’ in Bad ASSolo di Senith.
Lə cinefilə sono benvenute al cinema ABC per una rassegna di lungometraggi e cortometraggi selezionati tra i più importanti festival cinematografici internazionali (da Locarno Film Festival al Festival alla Settimana della Critica di Venezia, solo per nominarne due), tra cui Neptune Frost, vincitore del Queer Palm al Festival di Cannes 2021 e Soy niño di Lorena Zilleruelo, premio come Best International Film Awards al Festival Espacio Queer in Argentina.
Un corpo che va osservato e raccontato di nuovo, attraverso mille punti di vista diversi e intersecati tra loro, all’insegna dell’inclusione e l’intersezionalità: dall’attivista e giornalista Marina Cuollo (qui potete leggere la nostra intervista) che parlerà di accessibilità e performing arts all’esclusione delle donne e delle persone LGBTQIA+ nel panorama musicale in “L’elettronica è donna: corpi, media, pratiche transfemministe e queer” insieme a Claudia Attimonelli.
Ciliegina sulla torta del BIGBODY 2022 una valanga di ospiti musicali per dare piena libertà a questi corpi di liberarsi e sfogarsi tra concerti, dj set e party: dall’opening di Negros Tou Moria, musicista e archeologo afro-asiatico per la prima volta in Italia, che con la sua influenza di rap, trap e R&B esplora memoria collettiva e marginalizzazione oltrepassando i limiti razziali e discriminatori della società occidentale. Agli scenari underground e astratti di Slave To Society, progetto solista di Andrew Bowen, che ci catapulta in una dimensione dove dipinti e hardware analogici vanno di pari passo, fino ai deliranti vocalismi dell’artista franco-ganese PÖ Nyege Nyege.
Potete leggere il programma completo del BIGBODY 2022 con tutte le informazioni qui.
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