Blanco gioca sui social e pubblica una foto che è una magnifica provocazione: chino davanti al suo sparring partner, produttore, amico, braccio destro Michelangelo, gli bacia la pancia, come la si bacia a una persona gravida. Che stia per nascere una nuova canzone? Maschio o femmina?, scrive Blanco nella didascalia. Subito gli risponde nei commenti Marcelo Burlon, che scrive: NO GENDER. E via di like a valanga. Lo stesso Michelangelo non si risparmia e depone un commento che fa ben sperare i fan di questa coppia che sta sconquassando la scena discografica italiana: un 2022 seguito da colomba e pacco regalo.
Vi abbiamo già segnalato l’importanza delle mutande di Blanco. Leggere qui, per credere.
La foto di Blanco che bacia la pancia di Michelangelo è una boutade da social network, nel perfetto spirito goliardico di questo scalmanato artista. Eppure fornisce l’occasione di riflettere su un fatto nuovo: l’emersione del produttore.
Blanco ha voluto come produttore Michelangelo nel suo disco e lo ha voluto ad ogni costo. E del resto l’incipit di alcune canzoni di Blu Celeste ce lo ricorda allo sfinimento. Abbiamo tutti presente: Michelangeloooooo.
Il fatto è che grazie ad Island Records, etichetta assai influente e ambita, Blanco avrebbe potuto avere accesso ai più grandi produttori della scena italiana. E invece no. Mettimi le ali Michelangelo, canta Blanco su questa traccia rimasta pubblicata solo su Souncloud . Blanco ha voluto Michelangelo perché sa che Michelangelo è parte essenziale della sua proposizione artistica. Non solo. Blanco ha innescato una novità tutta sua, tutta anarchica, tutta improvvisata. E funziona. Blanco sta portando Michelangelo con sé nello star-system. Blanco non ci sta a tenersi tutta la gloria per sé.
Se si ascoltano le tracce di soundcloud, soprattutto quelle mai diventate canzoni ufficiali pubblicate su Spotify o sulle altre piattaforme mainistream, si percepisce benissimo che i due sono imprescindibili.
È un passaggio apparentemente irrilevante. In verità aggiunge un altro tassello alla provocazione blanchita: Blanco sa che non c’è Blanchitobebe senza Michelangelo. Lo ha spiegato più volte nelle interviste. E questo ragazzo dall’energia semplice e ruvida non riesce a non portarsi appresso Michelangelo. Non gli basta condividere con lui soldi e produzioni, lo vuole accanto a sé, sotto lo spotlight.
Fa stampare il nome sui manifesti. Gli bacia la pancia sui social network. Così, improvvisamente, i suoi colleghi che negli ultimi anni hanno scalato social network e classifiche di streaming, senza mai citare i grandissimi produttori cui devono gran parte della propria compiutezza musicale ed espressiva, appaiono fuori fuoco.
Michelangelo è la band di Blanco. Il coniglietto punk che sta inebriando classifiche e industria vuole la sua band sempre con sé. Per pisciare sulle polaroid >
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