Il bonus matrimoni della Regione Puglia prevede fino a 1.500 euro di aiuti per chi decide di sposarsi e per le imprese che lavorano del settore “wedding”. Ma secondo Gay Center, questo stesso bonus escluderebbe di fatto le unioni civili. Quindi, quei 1.500 euro di aiuti andrebbero solamente alle coppie eterosessuali.
Nel comunicato, si specifica:
Restiamo sconcertati che un’altra amministrazione che si definisce progressista abbia prodotto un atto discriminatorio verso la nostra comunità, che produce anche danni economici per gli operatori del settore che si occupano delle unioni civili. Ricordiamo che anche la Corte costituzionale e la Cassazione hanno ribadito l’importanza di non creare discriminazione verso le coppie omosessuali anche se sottoposte ad una normativa specifica.
La risposta della ragione Puglia sul bonus matrimoni
Immediata la risposta alla questione da parte della Regione Puglia sul bonus matrimoni, che sottolinea come il bonus sia in realtà previsto anche per le unioni civili. A scanso di equivoci, ha chiarito Luca Scandale, dirigente della pianificazione strategica di Pugliapromozione, verrà diffusa una nota integrativa al testo, in cui sarà scritto chiaramente che il bonus matrimoni sarà utilizzabile sia per i matrimoni, sia per le unioni civili.
La battaglia per il matrimonio egualitario
Con questo ennesimo “incidente”, si torna poi a parlare di matrimonio egualitario e di quanto sia importante che uno Stato civile come l’Italia si adoperi il prima possibile per permettere anche le coppie LGBT di potersi sposare, superando così i limiti previsti dalle unioni civili, sebbene non siano molte le differenze.
© Riproduzione Riservata
Proprio una bella iniziativa, il modo migliore per affrontare la crisi! Chiudete le attività e quindi non avete introiti, che tanto vi diamo la mancetta di stato, o di regione in questo caso.