Si chiama Theodora Quinlivan, ha 25 anni e viene da Boston. Non è certo un volto nuovo nel mondo della nuova. Negli ultimi anni ha lavorato per Moschino, Alexandre Vauthier, Alexander Wang, Dior Haute Couture, Louis Vuitton, Miu Miu. Ma solo nel 2017 ha deciso di fare coming out, e dire pubblicamente di essere una donna transessuale. E da oggi, sarà anche il nuovo volto beauty di Chanel. A rendere nota la sua collaborazione ufficiale con il marchio è stata la stessa Theodora, che ha pubblicato un video sulla sua pagina Instagram, annunciando il suo nuovo lavoro.
Ma per Chanel aveva già lavorato, facendo due sfilate quando ancora non era dichiarata. La decisione di uscire come transgender non è stato facile, poiché sapeva che non avrebbe più lavorato per alcuni marchi. E tra questi, c’era anche Chanel Beauty. E invece, dopo due anni, si ritrova a essere la prima modella non binaria ad essere assunta. Ma prima di questi ultimi anni di brillante carriera, la vita di Theodora Quinlivan non è stata affatto facile. In soli 25 anni, infatti, ha dovuto sopportare violenze, insulti e minacce di morte.
Il discorso di Theodora per il suo lavoro in Chanel
Con il post di Instagram in cui annuncia l’assunzione, Theodora spiega anche come ha passato i primi anni della sua vita.
Cerco di non piangere più quando le cose sono tristi, ma non è bello quando versiamo lacrime nei momenti di gioia? Questo è stato uno di quei momenti di pianto pieni di gioia per me. Tutta la mia vita è stata una lotta. Dall’essere vittima di bullismo a scuola ogni giorno, ai bambini che minacciavano di uccidermi e che descrivevano dettagliatamente come avrebbero fatto. Mio padre che mi picchiava e mi chiamava “fr*cio” per il danno che aveva ricevuto dopo la mia uscita allo scoperto, ed essere stata aggredita sessualmente lavoro. Questa è stata una vittoria che ha valso la pena a tutto ciò.
Theodora Quinlivan afferma anche di essere orgogliosa di rappresentare la comunità LGBT+ nel mondo della moda. E attraverso il suo lavoro intende anche dare la forza a tutte quelle persone ancora non dichiarate, a non permettere che siano gli altri a decidere come vivere la propria vita.
Il mondo ti prenderà a calci, ti sputerà e ti dirà che sei inutile. Il tuo compito è avere la forza di alzarti e spingere, di continuare a combattere, perché se ti arrendi non sperimenterai mai le lacrime del trionfo. Grazie a tutti coloro che hanno reso questo sogno realtà!
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