BRUXELLES – La Commissione Europea ha reso noti i risultati dell’ultima indagine riguardante ciò che pensano i cittadini dei paesi dell’Unione Europea su temi come le coppie gay e i loro diritti, compreso quello all’adozione. I paesi considerati dall’Eurobarometro sono i 25 dell’UE più Bulgaria e Romania che ne entreranno a far parte da gennaio. Per quanto riguarda il grado di apertura e accettazione nei confronti dell’omosessualità emerge un quadro con luci e ombre. Alla domanda se i matrimoni omosessuali dovrebbero essere autorizzati la media dei cittadini europei favorevoli è del 44%. È vero che si tratta di meno della metà del totale ma su questo punto non bisogna dimenticare che si chiede a una popolazione che è ovviamente in prevalenza eterosessuale cosa ne pensa dei diritti di una minoranza, quella omosessuale, come noto stimata intorno al 4 o al 5%. Nei paesi del gruppo storico dei 15 i favorevoli ai pari diritti civili per i gay e le lesbiche sono di livello altissimo.
La nazione più gay-friendly è senza ombra di dubbio i Paesi Bassi (82% a favore), seguita da Svezia (71%), Danimarca (69%), Belgio (62%), Lussemburgo (58%), Spagna (56%), Germania (52%). Abbondantemente sotto la media l’Italia, dove solo il 31% (uno su tre) degli italiani si dichiara favorevole. Va precisato che l’opzione proposta parla espressamente di Matrimonio, non di altre forme possibili di riconoscimenti giuridici, che pure esistono come le Unioni Civili inglesi, la partnership registrata tedesca o i Pacs alla francese. Peggio degli italiani sono messi solo i portoghesi (29% favorevole) e, malissimo, i greci (appena il 15%).
La media del 44% è ovviamente calcolata tenendo conto delle risposte anche dei paesi dell’Europa dell’Est, aggiuntisi a seguito dell’allargamento a est di pochi anni fa. Molto gay-friendly la Repubblica Ceca (52%, ben al di sopra della Gran Bretagna che non va oltre il 46%). Tra i paesi più omofobi non poteva mancare l’ultracattolica Polonia (17%), ma fanalini di coda sono Lettonia (12%) e Romania (11%). Sul tema della possibilità di adozione per le coppie omosessuali la media è prevedibilmente più bassa e si attesta sul 33%. I piu’ disponibili sono i paesi nei quali è già consentita: il 69% degli olandesi e il 51% degli svedesi dicono sì. L’Italia è al 24% (un cittadino su quattro dice sì), Polonia e Malta fanalini di coda (7%).
Che lo stigma antiomosessuale sia strettamente legato alle bibliche condanne e alle millenarie campagne sessuofobe e repressive del Vaticano lo possono capire anche i celenterati (che, notoriamente, non hanno un quoziente d’intelligenza particolarmente alto). Curiosamente gli italiani – che quotidianamente si sentono ripetere da porporati di ogni ordine, grado e congregazione possibili immaginabili, quanto siano “deviate”, “minori” e “minacciose per le famiglie” le coppie gay – in larga maggioranza pensano che la religione stia oltrepassando un po’ i limiti: ben il 62% degli italiani ritiene che la religione abbia un posto “troppo importante” nella società. Una media ben al di sopra del 46% dell’Unione Europea. (Roberto Taddeucci)
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