Kayleigh Rose Amstutz era solo una bambina del Missouri che sin dall’età di 10 anni sognava di diventare una popstar. Quando l’Atlantic Records la scopre sul suo canale YouTube e le firma il primo contratto discografico, si chiama Chappell (come il cognome del nonno morto Dennis K. Chappell) Roan (come The Strawberry Roan, antico brano amatissimo dai cowboy del Midwest). L’inizio di una fiaba, ma non quella che vi aspettate: nel 2020 viene scartata dall’etichetta e si ritrova di nuovo nella fattoria dei genitori, con un forte il sentore di dover mollare la presa.
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Ma tutte quelle voci che le sussurrano di aver fallito, Roan non molla mai la presa: “Diamine, se solo ci avessi provato un po’ di più, se solo avessi tenuto duro ancora per un po’.. chissà cosa sarebbe successo?” ripete alla sé del futuro. Così nel 2023 è tra le artiste di punta dell’Island Records e collabora insieme a Dan Nigro – tra i produttori più richiesti del momento, spalla di artiste come Kylie Minogue, Caroline Polachek, e Olivia Rodrigo (di cui la stessa Roan apre l’intera prima leg del Sour Tour).
Lo scorso 22 Settembre (settimo anniversario della morte del nonno Dennis) ha rilasciato The Rise and Fall of a Midwest Princess, debut album e resoconto della sua ascesa dalle stalle alle stelle. Ma dimenticate le vostre popstar di fiducia: la musica di Chappell Roan prende il pop più spudoratamente grezzo degli anni Duemila e lo immerge in una festa rocambolesca, dove chiunque si veste, presenta, esprime come vuole. Sospendete l’imbarazzo del cattivo gusto, delle battute volgari, o del cringe: al contrario, il dress-code dei suo concerti è senza regole, tra Hannah Montana, Bratz, cowgirl glitterate e reginette di bellezza orgogliosamente sopra le righe.
Lei stessa si riferisce al proprio personaggio come un alter-ego in drag che non ha più paura di dire cose oscene, sul palco come nelle sue canzoni: in Red Wine Supernova idolatra una “playboy, Brigitte Bardot” dalla lunga chioma e senza reggiseno. In Casual fa sesso nel bagno del ristorante con un partner evanescente, mentre i genitori aspettano al tavolo. In Pink Pony Club è una ragazza che scappa dalla periferia di Sprinfield per scatenarsi in un locale queer dove essere davvero sé stessa, alla faccia di una madre tutt’altro che orgogliosa. In Naked In Manhattan piange ascoltando Lana Del Rey e guarda Mean Girls tutte le sere con la sua crush. In Femininomenon si prende gioco delle norme di genere o i doppi standard a cui una donna deve attenersi pur di trovare un partner online.
Qualunque sia la storia, Chappell Roan ci canta la realtà sotto un filtro fiabesco, autoironico, e plateale, tanto da rendercela non solo più accettabile, ma anche più divertente. Dietro quella maschera, c’è una ragazza che sta ancora esplorando la propria sessualità e sentirsi un po’ più libera accogliendo sé stessa e il suo pubblico in un angolo sicuro dove buttar fuori ogni emozione. Piangerci e ballarci sopra, senza paura di sentirsi ridicolə o prendersi troppo sul serio. Ma cadendo e rialzandosi, come solo le principesse del Midwest sanno fare.