In Italia siamo abituati a dire cantante, ma non cantautrice. Ce lo ripeteva anche Levante, nell’intervista che abbiamo fatto qualche mese fa.
Per antonomasia, le donne della musica nel nostro paese interpretano, cantano (benissimo) i brani, ma non siamo abituatə a vederle come autrici: ma le scrittrici nel mondo della musica non sono un miraggio, e ce lo riconferma anche Francesca Michelin.
Dal suo esordio a X Factor nel 2011 ad oggi (che X-Factor lo conduce), l’artista e polistrumentista originaria di Bassano del Grappa ha maturato un percorso musicale, scandito soprattutto grazie alla sua penna, tra reference nostalgiche a chi è cresciuto negli anni Novanta e inni d’indipendenza liberi come i cani sciolti del suo ultimo album (non sarà un caso che è anche una dichiaratissima fan di Taylor Swift, altra popstar che ha trovato nella scrittura un gigante punto di forza).
Ce lo ricorda Spotify, con la playlist Written by FRANCESCA MICHIELIN, che seleziona alcuni dei suoi brani più famosi: dagli album 2640, Cani Sciolti, di20are, fino al duetto con Fedez Chiamami per Nome, con Carl Brave in Fotografia, Ginga con Gaia e Vestito Bianco con Mecna.
Ma anche canzoni scritte per altri artisti come Ipanema di Malika Ayane, Selton, Carlinhos Brave, o Tornerai di Giorgia.
Francesca scrive canzoni, ma non solo: quest’anno è uscito anche il suo primo romanzo, Il cuore è un organo, che interseca le storie di due donne di generazioni diverse, accomunate da una passione viscerale per la musica.
Appena in tempo per la Scorpio Season, Michelin ogni weekend fino al prossimo 2 Dicembre, si esibisce resso l’Arca di Milano, con tanto di jam session post concerto e ospiti esclusivə: tra lə tantə anche Ambra Angiolini, che lo scorso 29 Ottobre è salita sul palco per cantare insieme a lei, Bellissima di Annalisa (anche lei artista italiana di punta del 2023). Un duetto ma anche una sottile risposta ai commenti di Morgan, che durante la prima puntata di X Factor 2023 ha definito la canzone “incredibilmente banale“.
Michielin non ha esitato a dire: “È una canzone armonicamente molto complessa. Io ci tengo a dirlo perché non posso parlare quando sono là” prima di esibirsi con la collega.
Alla faccia dell’imperante misoginia dell’industria musicale italiana, Francesca Michielin scrive canzoni che ribadiscono il valore politico del cantautorato femminile, anche e sopratutto nella musica pop: dalla rivincità femminista di Femme, al manifesto LGBTQIA+ di Claudia, la sua penna è in fuoco e non ha intenzione di fermarsi.