Luca Guadagnino è attualmente impegnatissimo. Presentato a Venezia l’acclamato doc su Ferragamo, che arriverà in sala con LuckyRed, a breve su Sky con la sua prima serie We are Who we Are e attualmente al lavoro sul remake di Scarface, sul biopic del gigolo hollywoodiano Scotty Bowers e su un nuovo adattamento de Il Signore delle Mosche, il regista ha messo momentaneamente in stand-by l’annunciato e rischioso sequel di Chiamami col tuo nome.
Guadagnino ha più volte ribadito di volerlo girare, di aver un’idea in testa e di non aver ancora messo mano alla sceneggiatura, ma non ha mai specificato se Chiamami col tuo nome 2 sarà l’adattamento cinematografico di Cercami, sequel ufficiale editoriale scritto dall’autore André Aciman, pubblicato da Guanda un anno fa.
In tal senso è interessante quanto detto da Armie Hammer, co-protagonista del film al fianco di Timothée Chalamet, intervistato per l’occasione da GQ.
Ho parlato con Luca [Guadagnino], ma non siamo ancora entrati nei dettagli. Non ho nemmeno letto il libro. So che Luca non ha ancora una sceneggiatura completa, anche se sa cosa vuole fare con la storia, quindi non so quanto sarà simile o diversa rispetto al romanzo. So che se finiremo per farlo sarà più importante per me concentrarmi sulla visione di Luca che su Cercami. Il libro sarà una cosa supplementare.
Guadagnino potrebbe quindi allontanarsi da quanto scritto da Aciman, dando forma ad una sceneggiatura nuova di zecca. Nel dubbio, Armie si è detto certo che “il mondo continuerà ad eccitarsi, il che è un’arma a doppio taglio perché più si eccitano e maggiori sono le possibilità che lo guardino e dicano “Fa schifo!”. Ma la pressione dà vita ai diamanti, quindi ecco, ancora più pressione!”.
Find Me, questo il titolo originale del romanzo del 2019, è ambientato diversi anni dopo il primo folgorante incontro in Riviera tra Elio e Oliver, con il giovane che, in piena confusione adolescenziale, aveva scoperto la forza travolgente del primo amore grazie allo studente americano ospite del padre nella casa di famiglia.
Il nuovo romanzo di André Aciman si apre con l’incontro casuale su un treno tra un professore di mezza età e una giovane donna: lui è Samuel, il padre di Elio, sta andando a Roma per tenere una conferenza ed è ansioso di cogliere l’occasione per rivedere suo figlio, pianista affermato ma molto inquieto nelle questioni sentimentali; lei è una fotografa, carattere ribelle e refrattaria alle relazioni stabili, e in quell’uomo più maturo scopre la persona che avrebbe voluto conoscere da sempre. Tra i due nasce un’attrazione fortissima, che li porterà a mettere in discussione tutte le loro certezze. Anche per Elio il destino ha in serbo un incontro inaspettato a Parigi, che potrebbe assumere i contorni di un legame importante. Ma nulla può far sbiadire in lui il ricordo di Oliver, che vive a New York una vita apparentemente serena, è sposato e ha due figli adolescenti, eppure… Una parola, solo una parola, potrebbe bastare a riaprire una porta che in fondo non si è mai chiusa.
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