La Chiesa di Scozia ha approvato a larga maggioranza la possibilità per le persone LGBT di sposarsi con rito religioso. È la prima chiesa britannica a compiere questo passo.
La decisione ha creato delle spaccature con le altre comunità religiose anglicane e anche nella stessa curia scozzese. Soltanto tre anni fa la chiesa di Scozia, insieme a quella cattolica, si era espressa contro l’introduzione del matrimonio egualitario da parte del governo.
Il primate scozzese David Chillingworth ha salutato così la decisione del sinodo di Edimburgo: “Questo è un passo storico. Rimuovendo le indicazioni di genere dal canone del matrimonio, la nostra chiesa ora afferma che le coppie dello stesso sesso non solo si possono sposare, ma possono farlo nella luce del Signore”.
I pastori della chiesa di Scozia non saranno però obbligati a benedire un matrimonio omosessuale. La decisione del sinodo prevede una clausola che consente a coloro che sono contrari di non celebrare la funzione, senza incorrere in atti di richiamo. Le frange più tradizionaliste hanno già annunciato la creazione di un vescovo missionario che sosterrà specificatamente coloro che si oppongono al matrimonio egualitario.
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