Come avvenuto con i mondiali di calcio maschile andati in scena in Qatar a fine 2022, la FIFA ha vietato le fasce OneLove contro l’omobitransfobia anche alle calciatrici che stanno disputando la coppa del mondo femminile che si sta tenendo in Australia e Nuova Zelanda. L’organo calcistico internazionale ha ideato otto fasce specifiche con otto messaggi ad hoc. Ovvero Uniti per l’inclusione, Uniti per i popoli indigeni, Uniti per l’uguaglianza di genere, Uniti per la pace, Uniti per l’istruzione per tutti, Unit for Zero, Uniti per porre fine alla violenza contro le donne e Il calcio è gioia, pace, amore, speranza e passione.
Facile notare come nessuna delle fasce sostenga esplicitamente i diritti LGBTQ+, per quanto la fascia “Unite for Inclusion” condivida gli stessi colori della fascia OneLove: rosso, nero e verde sono i colori della bandiera panafricana, mentre il rosa, il giallo e il il blu sono gli stessi colori della bandiera pansessuale e guardano a tutte le identità di genere e agli orientamenti sessuali.
Molte calciatrici hanno quindi decido di fare da sè, aggirando nei modi pià disparati il divieto FIFA di indossare fasce rainbow. Thembi Kgatlana, calciatrice sudafricana, attaccante del Racing Louisville e della nazionale, è scesa in campo contro la Svezia sfoggiando una rasatura laterale meravigliosamente rainbow.
South Africa & Racing Louisville's, Thembi Kgatlana, rocks a rainbow-colored undercut. 🌈
Players are not holding back from showing their pride at the World Cup this summer. 🏳️🌈🏳️⚧️#FIFAWWC #RSA pic.twitter.com/ZJfDaN4aWm
— Women’s Sports Exchange (@wsportsxchange) July 23, 2023
La capitana della Nuova Zelanda Ali Riley ha invece giocato con le unghie appositamente dipinte. In una mano le unghie pittate con i classici colori della bandiera del Pride, mentre nell’altra con i colori della bandiera trans: blu, rosa e bianco. “Mi sarebbe piaciuto riuscire a lavorare tutte insieme con la FIFA in modo da assicurarci di poterci esprimere e di condividere pubblicamente le cause in cui crediamo”, aveva anticipato Riley, poi riuscita a vincere la prima storica partita della sua Nuova Zelanda ai mondiali di calcio.
Anche l’organizzazione australiana parrebbe aver poco gradito il divieto FIFA. Il Brisbane Stadium, nel corso dell’intervallo della partita di apertura dei mondiali tra Inghilterra e Haiti, si è illuminato di rainbow. “La FIFA avrà pure bandito le fasce OneLove ma non può vietare le luci gay”, ha twittato la giornalista Emily Keogh. Un altro fan ha commentato: “FIFA 0 Brisbane Stadium 1”.
Gianni Infantino, presidente FIFA, ha così presentato le 8 fasce pensate per questi mondiali: “Il calcio unisce il mondo e i nostri eventi globali, come la Coppa del mondo femminile FIFA, hanno il potere unico di riunire le persone e offrire gioia, entusiasmo e passione. Ma il calcio fa anche di più. Può puntare i riflettori su cause molto importanti nella nostra società. Dopo alcuni colloqui molto aperti con le parti interessate, comprese le associazioni affiliate e le giocatrici, abbiamo deciso di evidenziare una serie di cause sociali, dall’inclusione all’uguaglianza di genere, dalla pace alla fine della fame nel mondo, dall’istruzione alla lotta contro la violenza domestica, durante tutte le 64 partite del Coppa del mondo femminile”. L’esplicita lotta all’omobitransfobia non contemplata.
E se l’arcobaleno non è ammesso in campo, ci hanno pensato le calciatrici a darne comunque vita e forma con rivendicato Orgoglio.
Questa nona edizione della manifestazione è la più dichiaratamente LGBTQIA+ di sempre. Quasi il 12% delle 736 giocatrici che stanno partecipando al mondiale si identifica infatti come lesbica, bisessuale, trans, queer o non binaria. 88 in totale, compresə Quinn, che punta a scrivere la storia trans e non binaria della manifestazione.
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