Un nuovo rapporto di The Trevor Project – la più grande organizzazione benefica mondiale per la prevenzione del suicidio LGBTQ – ha rimarcato il forte rischio di depressione e pensieri suicidi tra le persone LGBT durante questo prolungato periodo di isolamento da Coronavirus.
“La pandemia globale COVID-19 ha il potenziale per esacerbare queste preoccupazioni in atto e creare nuovi e unici problemi per i giovani LGBTQ“, ha affermato Amit Paley, CEO e direttore esecutivo di The Trevor Project. “Sappiamo che le connessioni positive sociali sono vitali per la prevenzione del suicidio e stiamo ascoltando un numero crescente di giovani LGBTQ che non hanno più accesso ai loro soliti sistemi di supporto“.
Se i numeri dicono che i giovani hanno più bassi tassi di mortalità rispetto alle persone più anziani a causa del COVID-19, il rapporto del The Trevor Project descrive in dettaglio come la combinazione di distanziamento fisico, difficoltà economiche e ansia a causa della pandemia possa portare a gravi conseguenze. Ci sono poi anche forti preoccupazioni per i giovani LGBTQ che si stanno isolando con genitori o familiari che esprimono opinioni omofobe o transfobiche, costringendoli a rinchiudersi nuovamente in sè stessi, causando traumi emotivi.
Eppure spazi sicuri, sottolineano dal The Trevor Project, si possono trovare anche on line. “È fondamentale ricordare che l’allontanamento fisico non deve significare l’isolamento sociale. Fai tutto il possibile per rimanere in contatto con i tuoi amici, la famiglia o la famiglia che ti sei scelto di avere. Se hai accesso a Internet, prova a utilizzarlo per contattare i tuoi cari o per trovare una community online”.