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Regina è raggiante, e ne ha tutti i motivi. L’edizione 2001 del concorso di bellezza riservato alle transessuali italiane Miss Trans ha avuto un enorme successo, anche in termini di immagine. Il concorso, che si è concluso ieri, si è svolto presso un importante teatro della città di Viareggio, il Principe di Piemonte, uscendo, quindi, dai limiti ormai troppi angusti della discoteca Frau Marleen, dove, comunque si è svolta la festa finale. Inoltre, Regina sarà ospite stasera al Maurizio Costanzo Show («Costanzo ci aiuta molto a dare visibilità alle realtà trans italiane» ci spiega Regina), insieme con la neo eletta Miss Trans 2001 e la di lei madre, a portare un esempio di normale esistenza da trans e smentire con la forza della testimonianza il luogo comune che vuole tutte le trans prive di una vita, di un lavoro e di relazioni come qualsiasi altra persona.
«Ho cercato di dare la massima visibilità a questa manifestazione – dice Regina, che ha organizzato il concorso insieme con Anastasia – per darle il risalto che merita facendola uscire da un ambiente, quello della discoteca, che, per quanto carino e confortevole, è sempre vincolante. In teatro, invece, sono venute a trovarci tantissime persone, molte per curiosità, molte per vedere lo spettacolo». Perché il concorso si svolge come un vero e proprio spettacolo: ci sono le ragazze che sfilano, prima in abito da sera, poi in costume, ci sono balletti, canzoni, interventi. E, soprattutto, il tanto atteso momento della premiazione.
La vincitrice è stata Sabrina, che ha 27 anni e vive a Bari dove si occupa di animazione in discoteca e di assistenza sociale;
Sabrina ha un rapporto fortissimo con la famiglia, e ha avuto così la possibilità di restare nell’ambiente in cui aveva vissuto senza necessità di fuggire per trovare la propria identità lontana da casa, come spesso succede.
La seconda classificata è Eva che vive a Carrara, ma è di origini campane; fa la barista e coltiva il desiderio di aprire un bar proprio. Lei, ad esempio, ha dovuto partire da Caserta, dove è nata, perché non riusciva a trovare serenità in quell’ambiente. Fortunatamente, a Carrara ha trovato un’ottima accoglienza; purtroppo, ci dice Regina, «non sempre allontanandosi da casa una trans riesce a trovare quella pace psicologica alla ricerca della quale è partita».
La terza si chiama Paloma, di doppia nazionalità italiana e brasiliana, nata nelle Marche da padre italiano e madre brasiliana; fa la visagista e parrucchiera.
La serata, però, come dicevamo più sopra, è stata ricca di momenti di spettacolo, grazie al balletto della Rai sponsorizzato da Sasch, ai cantanti intervenuti, e all’esibizione del gruppo di Drag Quuen pisano, le Drastic Queen (foto). Erano presenti Franco Grillini, presidente onorario Arcigay e deputato Ds, Alessio de Giorgi, direttore di Gay.it, e, a sorpresa, il corridore Marco Cipollini.
Prima del grande spettacolo serale, nel pomeriggio, nella stessa sede si è svolto il convegno "Dalle Vie en Rose alla realtà, il transessualismo tra polvere di stelle e bisogni reali: leggi, strutture e servizi, garanzie dei diritti di cittadinanza", sui diritti delle trans ad essere cittadine a tutti gli effetti. Alla discussione hanno partecipato rappresentanti del Mario Mieli, l’asssessora del Comune di Viareggio Cristina Boncompagni, Marcella Di Folco presidente del Mit ed altri.
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