Si è conclusa lo scorso 5 Giugno 2022 la seconda edizione di Disabilidamare: con il supporto tecnico di Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato), Guardia Costiera, e RAI per il sociale, tre pluricampioni e campionesse di Apnea – Stefano Makula, e gli iridati di specialità disabili, Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani – hanno accompagnato le immersioni di 15 ragazzi e ragazze disabili con la sindrome di Down tra le acque di Castellammare del Golfo.
Un’esperienza che Colanero stessa – che insieme a Pagani nell’ultimo anno ha vinto tre record mondiali per sportivi disabili, uno in mare e due in piscina – ha definito il record più importante che ha riportato a casa:
“Quelli che ci hanno lasciato questi ragazzi va oltre ogni forma fisica, medaglie, o denaro” racconta Colanero. Il gruppo si è spostato nelle varie riserve naturali di Castellammare, in un’esperienza che ha riservato un grande bagaglio per istruttori e allievi, creando una fusione così stretta e intensa che i giovani allievi hanno già richiesto una terza edizione per il prossimo anno.
Prima di diventare una campionessa mondiale, Ilenia Colanero aveva paura del mare e si annoiava con il nuoto. Avvicinandosi alla Squadra di Apnea dell’Abruzzo ha scoperto un nuovo mondo che l’ha portata a prendersi dei record mondiali, e oggi a spingere il suo mestiere un’asticella ancora più in alto: “Avere a che fare con dei ragazzi con sindrome di Down è diverso rispetto ragazzi con disabilità motorie o visive” racconta Colanero “Le paure e le emozioni possono essere amplificate, ma ci ha anche permesso di abbattere tanti stereotipi“. Un’iniziativa che il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, considera l’occasione per promuovere il turismo in maniera diversa, riducendo ogni distanza ed eliminare ogni barriera a segno dell’inclusione: “Vedere questi ragazzi salire anche a bordo delle imbarcazioni della Lega Navale, interagire e dimostrare che le barriere esistono solo nelle teste di chi non riesce ad “andare oltre”, dichiara Rizzo.
Un evento che torna appena in tempo con il mese del Pride, all’insegna di una lotta che si fa finalmente sempre più intersezionale e unita dagli stessi obiettivi: “Io sotto questo punto di vista mi considero fortunata” dice Colanero, dichiaratamente lesbica da quando ha diciotto anni “Anche con la mia squadra, si vive tutto nella totale normalità, sia tra persone più grandi di me che bambini di otto o nove anni. Ma è questo che fa crescere: si parte dall’educazione nelle scuole e nelle famiglie“. Un cambiamento costante che però va incentivato e coltivato, e trova il suo spazio anche tra i ragazzi di Disabilidamare, con cui Colanero ha parlato apertamente di tutte queste tematiche senza barriere o limiti: “Qui al Sud le mentalità non sono sempre così accoglienti a volte, ma noi in questo gruppo abbiamo trovato un’apertura grandissima” racconta Colanero, più fiera e orgogliosa che mai “Sia verso le persone disabili che LGBTQIA+”.
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