Milano – Lieto fine, almeno così sembra, per la vicenda occorsa in estate al noto cruising club milanese, posto vicino alla stazione centrale e facente parte del circuito Arcigay. Ottenuto il nulla osta è imminente la riapertura, che potrebbe avvenire già questa sera. “Il locale, dopo una lunga trafila a suon di lettere di avvocati e ricorsi, è stato finalmente dissequestrato, – spiega il proprietario Frank Semenzi – stiamo soltanto aspettando la pattuglia che venga a togliere i sigilli apposti alle porte d’ingresso. Adesso è soltanto una questione burocratica”.
Il locale era stato posto sotto sequestro con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico, pur trattandosi in realtà di un circolo privato (come ce ne sono tanti altri della stessa natura) affiliato all’Arcigay, dove si accede soltanto con tessera nominale. Chiamate più volte da un residente ai piani superiori dello stesso immobile, che già aveva manifestato malumori nei confronti del cruising, le forze dell’ordine erano intervenute e avevano trovato due avventori intenti in un rapporto orale. Il magistrato di turno allora non ne aveva riconosciuto la qualità di circolo privato. Fatto quindi ricorso, si è riusciti soltanto adesso ad ottenere il nulla osta a causa delle vacanze estive. Seppure adesso la questione sembra chiarita, il proprietario è determinato ad andare in fino fondo tramite i suoi avvocati: “Qualcuno ha sbagliato e faremo una richiesta di risarcimento danni per questi due mesi di chiusura e il relativo licenziamento dei dipendenti”.
Rettifica del gestore:
Con riferimento all’articolo riguardante la notizia del dissequestro del cruising bar milanese Illumined pubblicato il 16 Settembre u.s., il gestore del club è intervenuto a chiarimento dei fatti che probabilmente erano stati mal spiegati da coloro che hanno riportato le notizie o mal interpretati dallo scrivente. Ricordando che la causa della chiusura del locale riguarda un problema di tesseramento che, ad avviso del Magistrato permetterebbe di entrare a chiunque nel club, quindi rendendolo di fatto un’attività pubblica soggetta alle Leggi sulla sicurezza dettate dal T.U.L.P.S., lo stesso Magistrato si è reso dopo le ferie comunque disponibile a sentire anche le nostre ragioni, quindi provvedendo al dissequestro del locale. Stiamo comunque collaborando con la Procura affinchè la vicenda si risolva nel miglior modo possibile e possa prevalere oltre che la verità anche il giusto epilogo che questa vicenda merita”
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