Arriverà direttamente su Netflix il 24 novembre prossimo Doi Boy, film presentato in anteprima mondiale al recente Festival Internazionale del Cinema di Busan, dove i biglietti sono andati esauriti in 10 minuti.
Diretto dal documentarista Nontawat Numbenchapol, autore anche della sceneggiatura, il film è trainato da Awat Ratanapintha, attore protagonista che ha vinto il Rising Star Award ai BIFF Asia Star Awards 2023, per il suo ricco di sfumature ritratto di un immigrato clandestino che finisce per diventare sex worker in un bar gay di Chiang Mai. Ma quando il locale chiude a causa della pandemia di COVID-19, Sorn è costretto a trovare altre fonti di reddito, rese più difficili dalla mancanza di un permesso di lavoro.
Nel disperato tentativo di sbarcare il lunario, Sorn vede un punto di svolta quando Ji (Arak Amornsupasiri), suo cliente abituale, gli offre un lavoro che coinvolge Wuth (Aelm Thavornsiri), un attivista ricercato dal governo, nel pieno di turbolenze politiche locali e della misteriosa sparizione di non pochi attivisti. Sorn non ha altra scelta che prendere una decisione che cambierà per sempre la vita di questi tre uomini.
Proprio questa mattina abbiamo affrontato il fenomeno del “Boys Love” (BL), noto anche come “Y series” in alcuni ambienti, che rappresenta un interessante studio di dinamiche culturali e di mercato che travalica i confini della semplice narrativa. Caratterizzato da storie che ruotano intorno a relazioni amorose tra giovani uomini, il BL ha radici che affondano nel genere “yaoi” giapponese, connotato dalla medesima tematica sentimentale.
In Thailandia il genere BL è divenuto un autentico veicolo di cultura pop e un fenomeno di massa. I media thailandesi hanno abbracciato e amplificato questo genere, facendolo crescere fino a tramutarlo in un business che genera introiti significativi, con cifre che si attestano a milioni di euro.
Negli ultimi anni la Thailandia si è sempre più aperta ai diritti LGBTQIA+, con l’annunciato nuovo presidente Pita Limjaroenrat che aveva promesso il matrimonio egualitario, se solo fosse diventato premier. Ma in piena estate è arrivato il mancato appoggio del Senato, i cui membri erano stati eletti dalla giunta militare prima delle precedenti elezioni, costringendo il suo partito all’opposizione. Limjaroenrat è stato anche sospeso dalla carica di deputato con l’accusa di aver posseduto azioni di un emittente televisiva quando era stato eletto.