Il noto giornalista di destra che frequenta salotti televisivi, immancabile in ogni talk show delle reti televisive nazionali, da La7 a Rete4 a Rai3 come anche a Rai2 e persino a Porta a Porta su Rai1, è stato oggetto poco fa di un corrosivo tweet di un noto scrittore: si è trattato di un vero e proprio outing. Insomma, questo giornalista che si professa di destra e attacca senza sosta la comunità LGBTQIA+ in tv, avrebbe avuto in passato un fidanzato, con il quale conviveva felicemente.
Per non avvallare l’outing, evitiamo in questo articolo i nomi. Tuttavia, è bene ricordarlo, l’outing è anche una pratica politica che, per esempio negli USA, permette di smascherare l’ipocrisia di molte persone LGBTQI+ velate, nascoste, che vivono la propria condizione nell’ombra, per poter poi attaccare la comunità stessa con politiche – solitamente di destra – repressive.
Quante persone velate che esercitano la propria libertà politica contro la comunità LGBTQIA+ conosce ciascunə di noi? Moltissimə.
Tuttavia, ad oggi, nel nostro paese non appare una pratica politica perseguibile: speriamo possa presto diventarlo. Certo è che, visti i tempi di persecuzione alla comunità LGBTQIA+ scatenata dal Governo Meloni, scoprire che una delle voci più roboanti della destra, un giornalista che ripete senza sosta nei talk show “utero in affitto” e “bambini comprati” e altre orrende locuzioni per insultare le famiglie omogenitoriali, ecco, scoprire che questa persona ha avuto in passato una storia d’amore con un uomo (e forse ancora oggi) ci lascia una grande amarezza.
Ecco cosa accade. Uno scrittore su Twitter rivela quanto segue:
“Voglio raccontarvi una storiella. Si intitola Salvate il soldato XXX YYY. Inizia quindici anni fa circa, quando collaboravo con il (omissis) quotidiano XZY. Tra i redattori cultura c’era XXX YYY. Diventammo amici, uscivamo a bere, finché non mi confidò la sua omosessualità, e anche la felicità trovata con un compagno, di cui si sentiva la mogliettina, cucinando e facendo le pulizie. Facevamo battaglie libertarie, io come scrittore, di cui XXX YYY ammirava le opere (non era scemo), per esempio combattendo il moralismo di sinistra che attaccava Berlusconi e le olgettine (all’epoca a destra non c’era l’ossessione della “famiglia tradizionale”). Poi passò al (omissis) giornale XZZ, e nel tempo ha sposato ogni tesi antiscientifica, antioccidentale, filoputiniana, no vax, contro le famiglie gay, contro ogni liberalismo individuale. A vederlo oggi, prezzemolo reazionario e accigliato dei talk show, mi fa tristezza, mi sembra un mix tra un impresario delle pompe funebri e un impiegato del Terzo Reich. La domanda è: cosa gli ha fatto XYX? Cosa ti fanno a (omissis) giornale XZZ? La verità, vi prego, sull’amore, e ridateci XXX YYY, era così intelligente e simpatico.
Ps: qualcuno dirà che sto violando la privacy di un ex amico. No, pensatemi più come Jack Nicholson in Qualcuno volò sul nido del cuculo, solo che ancora non sono riusciti a lobotomizzarmi.
Una importante esponente del movimento LGBTQIA+ italiano così commenta:
“È legittimo rivelare l’orientamento sessuale di chi che compie azioni che vanno contro i diritti e a volte contro l’incolumità stessa delle persone LGBTQIA+? L’outing è certamente una pratica violenta che va contro il nostro principio di autodeterminazione, ma le politiche omofobiche sono meno violente? Le teorie gender portate in televisione ogni giorno più volte al giorno non hanno conseguenze violente sulla vita dei ragazzi e delle ragazze?”
Foto di Joshua Rawson-Harris su Unsplash
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Ma perché uno per vivere la sua vita da gay deve per forza essere d accordo con le vostre idee? Non è forse questo un totalitarismo che ricorda ideologie del secolo scorso? Io penso che se uno piacciono e ama le donne, gli uomini o i trans non debba per forza seguire il pensiero unico ma possa essere di destra, centro o di quello che vuole: se lo fa pubblicamente avrà i suoi fans, i suoi stimatori e pure i detrattori. Il “ no sei ipocrita perché non la pensi come me” lo trovo anti democratico e molto infantile. Con affetto, filippo