La proprietaria di un affittacamere di Skala Eressos (Grecia) ha risposto in modo scortese e poco ospitale a una donna che aveva chiesto un cambio di camera, dopo essere stata molestata da uno sconosciuto. Il tizio aveva seguito la donna, dopo averla notata in un bar situato nello stesso quartiere. Arrivato in prossimità della porta d’ingresso della stanza affittata alla donna, ha bussato, cercando di forzare l’ingresso. La prontezza della vittima ha evitato che l’aggressione si trasformasse in probabile violenza.
Nonostante avesse subito un episodio di aggressione, la donna è stata trattata con indifferenza dai gestori dell’affittacamere ai quali appartiene la struttura. I quali, anziché assumersi la responsabilità di garantire la sicurezza dei loro ospiti, hanno colpevolizzato la donna, insinuando che fosse colpa sua per essersi attirata l’aggressione.
La donna ha avuto il coraggio di respingere l’attacco e ha cercato aiuto, ma ha ricevuto solo indifferenza e rifiuto da parte degli albergatori. La sua richiesta di essere trasferita in una camera più sicura è stata ignorata. Per garantire la sua sicurezza, è stata costretta a trovare autonomamente un altro alloggio altrove, dopo aver segnalato l’incidente alla polizia.
Insomma la solita storia del maschio cisgender che dice alla donna: “te la sei andata a cercare”.
“Alla gravità dell’accaduto, avvenuto in pieno giorno, si è dunque aggiunta la posizione altrettanto grave dei proprietari delle due strutture alberghiere, irresponsabili e colpevolizzanti nei confronti della vittima dell’aggressione – spiega il Collettivo Lesbiche Fuorisalone di Milano – Questo episodio ci ricorda che dobbiamo essere unite e solidali, perché se una di noi viene toccata, lo siamo tutte. Siamo una forza dirompente, e saremo inarrestabili quando si tratta di difendere la nostra sicurezza e dignità.Condanniamo questo atteggiamento e intendiamo continuare ad attraversare con i nostri corpi le strade di Skala Eressos a tutte le ore del giorno e della notte, senza restare in silenzio di fronte a tutto quello che ci mette in pericolo. Se toccano una toccano tutte: siamo marea, saremo tempesta!”
immagine di copertina Con licenza Unsplash+
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.