PISA – «Purtroppo Buttiglione ha perso. Povera Europa: i culattoni sono in maggioranza». Mirko Tremaglia, 78enne deputato di AN e ministro per gli italiani all’estero del governo Berlusconi, ha sentito l’esigenza di esprimere ieri con queste due righe, stampate su carta intestata del ministero, la propria solidarietà al Commissario Europeo designato alla Giustizia e Libertà che ha subito il non gradimento della Commissione Libertà. Una frase che certo non può passare inosservata…
Grillini: affermazioni penose
«Le penose affermazioni del cosiddetto ministro Tremaglia dimostrano che la decisione di bocciare il ministro Buttiglione era assolutamente giustificata. – afferma Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario Arcigay – Tremaglia e soci usano verso gli omosessuali lo stesso linguaggio dell’antisemitismo. Il razzismo e il rifiuto violento e volgare della diversità hanno la stessa radice e la stessa sostanza. È proprio per motivi di decenza minima che l’indecente ministro Tremaglia deve dimettersi dal governo, se non altro per non continuare ad infangare l’immagine dell’Italia e degli italiani nel mondo».
“Tremaglia si dimetta!”
Grillini non è l’unico a chiedere le dimissioni del ministro: «Che vergogna! – esclama Pietro Folena, esponente del correntone Ds – un ministro della Repubblica che insulta milioni di cittadini, e l’intera Europa, con un linguaggio degno di una bettola piuttosto che delle istituzioni. Tremaglia si vergogni, chieda scusa e si dimetta». «Quelle di Mirko Tremaglia sono parole incredibili e incompatibili con il suo ruolo» afferma il Ds Vannino Chiti e dallo stesso partito Cesare Salvi insiste: «Tremaglia si deve dimettere, insulta volgarmente milioni di italiani ed europei, che sono gay ed hanno il diritto di esserlo e di rivendicarlo a viso aperto». Nell’aula di Montecitorio si leva la protesta di Franco Giordano, capogruppo dei deputati Prc alla Camera, che giudica le espressioni di tremaglia «di tale gravità da rendere Tremaglia incompatibile con la sua funzione di ministro della Repubblica». «Per il bene dell’Italia – afferma Katia Bellillo del Pdci – Tremaglia si dimetta. E per il bene degli italiani il governo vada a casa». Alcuni sottolineano le antiquate convinzioni politiche del ministro; per lo Sdi Tremaglia resta «un vecchio fascista», mentre per il verde Paolo Cento è «meglio passare per ‘culattoni’ che per repubblichini di Salò». «Mirko Tremaglia è un fascista» è la sintetica chiosa del segretario dei Radicali Daniele Capezzone.
Informagay minaccia azioni legali.
Anche le associazioni omosessuali si indignano. InformaGay non esclude azioni legali contro il Ministro Tremaglia, per dimostrare quanto in Italia la libertà di espressione non significhi automaticamente libertà di insulto. «Ignoranza, beceraggine ed estremismo: ingredienti perfetti di questo splendido insieme di persone al Governo. – afferma Piero Pirotto, presidente dell’associazione – Sono parole inaccettabili. InformaGay chiede immediatamente, a dimostrazione che in questo paese esiste un minimo di decenza istituzionale, le dimmissioni del Ministro Tremaglia. Chiede inoltre che le forze di opposizione censurino immediatamente l’accaduto, si prodighino per difendere la dignità delle persone omosessuali e transessuali di questo paese, pesantemente offesa oggi da un rappresentante del Governo in carica».
Il centrodestra prende le distanze
Ma persino dagli ambienti di centrodestra giungono alcune prese di distanza dalle parole di Tremaglia. L’Udc in una nota scrive: «La dovuta necessaria e politicamente corretta solidarietà nei confronti di Buttiglione, vittima di pregiudizi e costruiti malintesi, non può essere accompagnata da insulti e da provocazioni». Alessandra Mussolini definisce le affermazioni del suo ex-compagno di partito come «discriminazioni nei confronti delle minoranze che già portarono il capo del partito di Tremaglia (Fini, ndr) a dire che un omosessuale non sarebbe stato un buon maestro e qualche suo collega (Storace ndr) a fare riferimenti offensivi sulle presunte unghie laccate di un deputato».
A sera giunge anche la risposta del ministro: «E’ inutile stare a fare filosofia – insiste Tremaglia – uno li chiama gay, uno culattoni. E’ semplice: io sono contro, c’è chi non è contro e sono fatti suoi…Che c’entrano i culattoni con gli ebrei?». Eppure persino Rocco Buttiglione resta perplesso dalle parole del ministro: «Apprezzo la sua solidarietà – dice – però credo che abbia esagerato». Buttiglione può ben mantenere la calma: ieri ha incassato la conferma della fiducia dal Presidente designato della Commissione Europea, Barroso, che ha annunciato che presenterà all’esame dell’Europarlamento la sua compagine governativa così come era stata annunciata, senza quindi alcun ripensamento sul Popolare italiano.
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