Uscirà il 1 dicembre nei cinema d’America Eileen di William Oldroyd, atteso al varco sette anni dopo l’exploit di Lady Macbeth. Adattamento dell’omonimo romanzo di Otessa Moshfegh, Eileen si presenta come un thriller saffico con protagoniste il premio Oscar Anne Hathaway, Thomasin McKenzie, Shea Whigham e Sam Nivola. Presentato a inizio 2023 al Sundance Film Festival, il film si è finalmente concesso il suo primo conturbante trailer.
La pellicola è ambientata negli anni ’60. Le ragazze americane scoprono le minigonne, fumano per strada, conquistano nuove libertà. Ma Eileen Dunlop non è come le altre ragazze, non cerca di rendersi attraente, non ascolta i Beatles e non guarda Ed Sullivan alla tv, non le interessano le cose divertenti o popolari. Vive con il padre alcolizzato in una cittadina di periferia, in un quartiere con le strade fiancheggiate da alberi e gente piena di senso civico: un posto che sembra meraviglioso, a passarci in macchina. Lavora in un riformatorio per adolescenti maschi, fa seguire le regole come le ha insegnato la sua educazione conservatrice e cattolica. Timbra il cartellino in entrata e in uscita, timorosa di essere punita o esclusa: nessuno potrebbe dire di lei che è una pervertita, una ladra o una bugiarda. La vita di Eileen potrebbe scorrere così per sempre, noiosa e spenta come le sue gonne di lana al ginocchio e le calze spesse. Ma non accade. Perché Eileen in realtà è una furia, i pensieri sempre in movimento, la mente come quella di un assassino. È il 1964 e la libertà non è lontana. E se la libertà avesse un nome ambiguo e seducente come Rebecca Saint John?
L’impeccabile direttrice del carcere, dagli occhi di uno strano azzurro piscina tropicale e i modi pazzi dei ricchi straordinariamente belli? Forse, senza Rebecca, Eileen avrebbe passato il tempo giurando a Dio che sarebbe cambiata, sarebbe diventata una vera signora, avrebbe tenuto un diario, sarebbe andata in chiesa, avrebbe pregato, indossato vestiti puliti, scelto amiche carine, avrebbe fatto coppia fissa con un bravo ragazzo, si sarebbe occupata del bucato. Forse, senza Rebecca, Eileen non si sarebbe fatta strada da sola, un’orfana che si allontana in macchina in una gelida mattina di Natale…
La critica angolofona ha promosso la pellicola. “Eileen è un incrocio tra il noir di metà secolo di Patricia Highsmith e Jim Thompson se Carol avesse concepito un figlio con The Killer Inside Me“, ha scritto il Daily Telegraph.
“Nonostante tutti i suoi pesanti temi, è anche un film sorprendentemente divertente, ricco di arguzia visiva e sprazzi di commedia fuori dal comune“, ha aggiunto Entertainment Weekly.
“Induce in errore e indirizza erroneamente fino al finale scioccante“, ha sentenziato il New York Post.
“Oldroyd è chiaramente un maestro assemblatore di stili, ma non lascia mai che la sua visione offuschi le meravigliose performance al centro del film“, ha aggiunto Indiewire.
“Un film di classe e intelligente, curiosamente esilarante e avvincente“, ha firmato Variety.
“Pieno di umorismo sornione e di un’audace padronanza dei cliché della classica suspense hitchcockiana, questo è un film originale, tortuoso e accattivante, guidato da performance contrastanti ma sapientemente sincronizzate di Thomasin McKenzie e Anne Hathaway“, ha concluso Hollywood Reporter.
Ad oggi non è chiaro se e quando Eileen uscirà nei cinema d’Italia.
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